PIGNATARO M. – È in ristampa il primo libro del giornalista Salvatore Minieri, “I Padroni di Sabbia”, edito dalla Spring Edizioni di Caserta.

Il volume è stato arricchito con nuovi dati sulla esplosiva miscela etnica, contenuta nel quartiere-ghetto di Pescopagano (sul confine dei tenimenti litoranei di Mondragone e Castel Volturno) e con un capitolo che parla proprio degli scontri razziali, registrati in questa piccola fascia suburbana, ormai del tutto simile alle periferie di esplosione dell’apartheid intorno a Johannesburg, in Sudafrica.

Dati, elementi e notizie di riferimento, concorrono a tracciare un nuovo profilo di una zona di mescolanza razziale unica in tutta Italia. Non solo nuovi capitoli, ma anche l’intervento in postfazione dello scrittore e giornalista Sergio Nazzaro, tra i maggiori esperti di cartelli criminali internazionali.

Nazzaro è autore di importantissimi testi, come “MafiAfrica”, “Castel Volturno, Reportage sulla Mafia Africana” e “Dubai Confidential”, nel quale sono state svelate le terribili condizioni di lavoro degli operai indiani e pakistani.

La ristampa de “I Padroni di Sabbia” si è resa necessaria per il successo ottenuto dalla prima edizione del libro di Salvatore Minieri.

Il testo, dopo anni di silenzio giornalistico sulla holding imprenditoriale e politica dei fratelli Vincenzo e Cristoforo Coppola, fa luce sui rapporti tra i costruttori che, tra gli anni ’60 e i ’70, cementificarono abusivamente la costa casertana, dandole addirittura un nuovo nome, Villaggio Coppola.

Nel libro vengono portati alla luce anche dati riguardati il rapporto oscuro tra i potentissimi Coppola e alcuni alti riferimenti del Vaticano, all’epoca del rapimento del figlio di uno dei costruttori.

Il successo della prima edizione del libro-reportage di Minieri ha spinto la Spring Edizioni di Caserta a lanciare una ristampa aggiornata del testo. L’uscita è prevista per il periodo natalizio e precede di un mese l’uscita del secondo libro di Salvatore Minieri che conterrà documenti esclusivi sul clan Bardellino e sulle attività imprenditoriali del sanguinario clan di San Cipriano D’Aversa.

A Salvatore Minieri è stato conferito, nel 2014, il Premio Nazionale “Olmo” per il giornalismo d’inchiesta. Nel 2015, al cronista di origini pignataresi è stato consegnato il “Premio Legalità e Sicurezza” per il suo impegno professionale e sociale contro le ecomafie.

Vel.Ed.