BELLONA – Specie con l’approssimarsi dei giorni fatidici in cui i cittadini si recheranno alle urne per esprimere il proprio voto i toni si alzano e dove prima vi era un silenzio assordante iniziano a sentirsi prima un vociare e poi urla sempre più isteriche su chi è il bene e chi invece rappresenta il male del Paese in cui si vota.
A Bellona quest’anno si presentano 4 liste. Qui parliamo della n. 2 “Speranza per Bellona” con candidato Sindaco Michele Altieri e della lista n. 3 “Ricostruiamo Bellona” con candidato Sindaco Salvatore Lanziello, liste che si presentano come il nuovo che avanza, nonostante al loro interno ci sia qualche volto già noto alle cronache elettorali.
Il nuovo che avanza? La politica e l’antipolitica. Premesso che una ventata di novità non fa mai male e che in fondo ciò che rende viva una vera democrazia è proprio l’alternarsi delle forze di governo, c’è da tener presente almeno un punto prima di ergersi a salvatori della Patria: le elezioni sono, o almeno dovrebbero essere, il momento in cui si chiedono i voti per i 5 anni di lavoro che si sono svolti per il bene del Comune. Dovrebbe essere perché invece spesso e volentieri, e puntualmente è accaduto anche a Bellona, qualche mese prima delle elezioni vengono fuori delle persone che non hanno mai detto una parola sull’andamento della “cosa pubblica” e tutto d’un tratto vorrebbero che i cittadini gli dessero fiducia solo per il fatto di essere “il nuovo”. Prima si lavora e poi si chiede il voto. Non il contrario. È paradossale che si dica: non è più tempo di dare fiducia ai precedenti amministratori, e invece se ne pretenda per la propria lista senza aver mai dimostrato nulla.
“Speranza per Bellona”. Tra le due liste, quella che si sta giocando meglio le sue carte, se non altro per la forte presenza sui media (fb, giornali, interviste e comizi) è senza dubbio Speranza per Bellona, lista formata da persone molto valide, alcune delle quali come già detto hanno dei trascorsi in politica e dunque non sono proprio “di primo pelo”. La perplessità nasce magari quando alcuni di questi candidati tendono a dichiararsi estranei alla “politica” quando invece hanno aderito al Movimento di Enzo Cenname, Sindaco di Camigliano, che fa politica, come tra l’altro è giusto che sia. Non a caso Cenname alle scorse elezioni di Caserta ha appoggiato Nicola Melone, già Preside della Facoltà di Scienze della Sun e da sempre sostenitore delle battaglie ambientali, il quale ha poi lasciato il suo incarico di Consigliere Comunale di minoranza a Caserta e anche il movimento speranzino. A Bellona tra i fondatori del movimento a Bellona vi è chi insegna proprio nella stessa facoltà. Inoltre lo stesso Cenname è da sempre vicino al partito dei Verdi, avendo partecipato anche alla nuova costituente.
Dunque qualche “dietro le quinte” c’è anche per questa lista, forse anche all’insaputa di qualche suo candidato.
Altieri però pare molto convinto che da qui inizi un percorso che farà crescere il movimento in futuro, magari con qualche “apparentamento” o collaborazione con altre persone di Bellona che, pur avendo fatto scelte diverse in queste elezioni, ritrovino nelle buone prassi del movimento speranzino un valido approccio alla gestione dell’amministrazione comunale. L’importante sarà non trincerarsi dietro atteggiamenti da “talebani” della politica, cioè di coloro che affermano: io sono il bene e tutti gli altri il male… Vedremo se la maturità professionale di alcuni candidati di questa lista si trasformerà anche in maturità politica.
“Ricostruiamo Bellona”. Per quanto riguarda la lista “Ricostruiamo Bellona”, senza ombra di dubbio ci sembra la più debole delle 4 liste presentate.
Oltre ai comizi infuocati e un po’ pasticciati del geometra Lanziello, il quale aveva anche chiesto, invano, le primarie a Romano e Altieri per fare fronte comune contro l’attuale amministrazione, ha un “peccato originale” che lo stesso Lanziello non ha spiegato ai suoi concittadini. Nel marzo scorso infatti presso il CUII (Centro Umanistico di Incontri Internazionali) di proprietà della famiglia Sapone, all’inaugurazione di un’associazione o consorzio che riunisca tutti gli operatori che lavorano attorno all’edilizia, Lanziello pubblicamente afferma che quell’esperienza non era da mischiare alla politica perché “se due politici organizzano un torneo di calcio, state certi il torneo non va a termine. Finisce prima di iniziare”. E allora con la sua candidatura non rischia di mettere in crisi quell’idea che pure sembrava molto positiva? Come mai quel progetto è confluito nel programma della sua lista? Inoltre non potrebbe creare qualche “conflitto di interesse” il fatto che quell’associazione potrebbe muovere moltissimi soldi e posti di lavoro?
Detto questo ci pare quella di Lanziello una voglia genuina di approdare in Amministrazione per far bene, anche se è normale che tutti i candidati dicano che lo fanno per il bene del Comune, ma temiamo che il modo di fare, piuttosto brusco e a volte poco diplomatico, non abbia impressionato favorevolmente la maggioranza dei bellonesi.
Vi è poi lo spiacevole rifiuto di Lanziello a concederci la video-intervista. Per una persona che durante il convegno al CUII ha detto che internet è il futuro, non ci pare proprio una scelta illuminante, anche in considerazione di essere pienamente trasparenti ed aperti alle domande dei cittadini. In ogni caso ormai i giochi sono fatti e il risultato elettorale ci dirà quanto e se avrà avuto ragione.
Gianni Criscione