Anno con nuovo governo, nuovo Ministro, nuove ( o vecchie?) aspettative:
Il Ministro Carrozza nell’audizione tenuta davanti alla Commissioni Parlamentari il 06 Giugno u.s. attraverso tre parole chiave: credibilità, trasparenza e coesione, ha enunciato il suo programma. Innanzitutto la sicurezza degli edifici scolastici, intensificazione della lotta alla dispersione scolastica, stop alla “ Devolution” di sistema, valorizzazione della professione docente e valutazione del sistema. Ha annunciato poi un piano triennale di assunzioni e la creazione di un organico funzionale ( numero adeguato dei docenti per la realizzazione del Piano Offerta Formativa) . Come obbiettivo di medio periodo un rilevante spazio ai posti di sostegno e un aumento della somma assegnata ad ogni alunno che determina il finanziamento ordinario delle singole scuole ( attualmente otto euro che Lei proporrà di portare a ventuno euro). Mi è sembrata la solita ricetta di chi arriva, promette, minaccia di dimettersi se quanto proposto non verrà realizzato e così via. Qual è il punto debole di tutte queste enunciazioni? Reperire e far stanziare alla scuola le risorse necessarie. Il Ministro Carrozza ha anche affermato, in altro intervento, che “ la scuola salverà l’economia “ ed ha precisato” se poi le scuole non funzionano, è inutile pensare alla rivoluzione digitale “. Quindi? Le scuole al primo posto dopo che le politiche degli ultimi governi l’hanno relegata ad un ruolo marginale comprimendo, fino a quasi annullare l’Autonomia scolastica prevista dal titolo V della Costituzione. Nell’affrontare brevemente questo punto occorre partire alla rete scolastica italiana che dal 2010 ha visto innalzare il numero minimo di alunni per l’attribuzione alle scuole dei Dirigenti e dei Direttori S.G.A., mentre l’autonomia è rimasta riconosciuta a tutti indipendentemente dalle dimensioni. Queste norme finalizzate al risparmio,sono state rivolte essenzialmente alla riduzione del personale ( 81614 DOCENTI e 43878 ATA in meno ) tagli operati a fronte di un aumento consistente di alunni. Contestualmente è stato ridotto il tempo scuola e le compresenze. L’ARAN ha comunicato che il costo dei dipendenti pubblici si è abbassato dell’1,6 nel 2011 e di un ulteriore 2,3 nel 2012 riduzione prodotta quasi da sola dalla scuola Pubblica statale. Politica fatta, quindi,con l’intenzione di qualificare la spesa per ottenere miglioramenti. Come sia possibile garantire tutto cio’con un numero più alto e “ diversificato “ di alunni, di sedi disastrate, di relazioni con più soggetti sul territorio, di fondi e strumenti per la didattica ridotti ancora non l’ha spiegato nessuno. Come si fa a non capire che se diminuisce il personale ATA, in particolar modo i collaboratori scolastici, sorvegliare gli alunni in edifici a più livelli o estesi,è praticamente impossibile? Come si fa a non capire che se diminuisce il tempo scuola si restringono le opportunità formative per i ragazzi? Come si fa a non capire che se il personale è demotivato non rende? Certo ci sono anche dei casi patologici, come quei docenti indagati a vario titolo per violenza, gli scansafatiche e gli incapaci. Ben vengano controlli periodici per verificare le condizioni psico-fisiche dei dipendenti, ben venga anche un sistema “ accettabile “ per premiare i meritevoli. I BES di cui ho parlato settimane fa con una nuova circolare sono già “declassati”,viste le difficoltà,a una fase sperimentale. La scuola è ancora un corpo sano nel suo insieme ma in un declino irreversibile e per costruire il futuro della società italiana , è fondamentale invertire la tendenza. Ho molti,troppi dubbi ma spero che il Ministro Carrozza ce la faccia.Tanto piu’ che mentre scrivo sento di incredibili,inaudite,proposte di interrompere i lavori parlamentari per protestare contro una decisione della Magistratura e di un leghista che ha affermato che se i barconi con gli immigrati affondano lui è contento!
Il Dirigente Scolastico
Giacomo COCO