CALVI R. – Venerdì 20 dicembre, alle ore 17.00 presso il Centro Interparrocchiale “ Don Milani” a Calvi Risorta (CE), l’Associazione Demetra, retta dal dott. Giovanni Marrocco, organizza un convegno sul tema: “La salvaguardia del territorio…quale futuro? È necessario passare attraverso ecomostri?”
L’idea nasce a seguito delle inquietanti notizie che veicolano sui quotidiani e sul web che stanno gettando nel panico i cittadini.
Già nel mese di maggio scorso, attraverso indiscrezioni, si venne a conoscenza che una cordata di imprenditori, che faceva capo ai fratelli Iavazzi, proprietari della ditta Impresud srl, voleva costruire una centrale a biomasse tra i comuni di Sparanise e di Calvi Risorta. Notizia venuta alla ribalta della cronaca a seguito dell’emanazione del D.D. del Ministero dello Sviluppo Economico, datato 22/03/2013, ai sensi del quale era previsto un intervento di attivazione di un impianto a biomasse. Il progetto aveva ottenuto un finanziamento di 23 milioni e mezzo di euro, una cifra astronomica che prevedeva la costruzione di un maxi-impianto da installare nell’area ex Pozzi a ridosso dell’area archeologica di Calvi Risorta. (La zona archeologica, l’Antica Cales, è una vasta area di circa6 ettaridi terreno, un immenso patrimonio culturale che a fatica si sta ripristinando.). I terreni acquistati da Iavazzi ricadenti in area ex Pozzi, si trovano in una zona industriale dismessa, diventata negli anni una discarica a cielo aperto di ogni tipo di rifiuto, dall’eternit all’indifferenziato e che necessita di essere al più presto bonificata.
A pochi metri dall’area esiste già una centrale Turbogas, La CaleniaEnergia di Sparanise e una analoga, la Biopower, sita poco distante, a Pignataro Maggiore e mai entrata in funzione, a causa di infiltrazioni criminali.La notizia in breve tempo gettava l’intera comunità calena nel panico. Successivamente si venne a conoscenza dell’esistenza di un prot. N. 5621, datato 10 maggio 2013 avente per oggetto la richiesta della Iavazzi, rappresentata dal titolale Iavazzi Raffaele e dal progettista Ing. Salzillo Antonio, riguardante la “Demolizione di ruderi industriali” nell’area ex Pozzi.
Si è costituito un Comitato per l’Agro Caleno: NO centrale a biomasse che ha manifestato con presidi e cortei contro la realizzazione dell’ecomostro, coinvolgendo l’intera comunità. Le motivazioni principali sono da attribuire alla inutilità della costruzione di una nuova centrale, dato che la produzione energetica della nostra provincia già soddisfa e supera il proprio fabbisogno energetico. Per cui stravolgere un territorio come quello caleno, Campania Felix, a prevalenza agricolo e con moltissime realtà produttive di qualità, già fortemente penalizzato, è impensabile.Tutti i Sindaci dei comuni limitrofi si sono attivati per impedire l’ennesimo scempio ai danni del territorio, che sta pagando caramente anni di malaffare, solo il Sindaco di Calvi Risorta, Caparco Antonio, continua nella sua indifferenza ad esserne complice consapevole
Il Convegno organizzato dall’Associazione Demetra, si pone proprio l’obiettivo di comprendere le reali necessità di questa installazione, e, per tutelare un territorio già fortemente martoriato da tante scelte a danno dell’ ambiente e dello sviluppo sostenibile di un territorio straordinario come quello dell’ Agro Caleno.
Al convegno, moderato dal dott. Antonello Bonacci, parteciperanno i Sindaci di 19 comuni dell’ alto casertano che stanno lavorando ad un Protocollo d’Intesa per la tutela e lo sviluppo dei prodotti agricoli tipici del territorio. Più precisamente: Teano, Vairano Patenora, Pietramelara, Riardo, Roccaromana, Rocchetta e Croce, Giano Vetusto, Roccamonfina, Galluccio, Presenzano, Conca della Campania, Marzano Appio, Tora e Piccilli, Caianello, Mignano Montelungo, San Pietro Infine, Rocca D’ Evandro, Baia e Latina, Pietravairano.
I Sindaci di Sparanise, Pignataro Maggiore, Pastorano, Camigliano, Vitulazio, Bellona, Francolise.
Le Associazioni operanti nel territorio, Autorità Civili, Religiose e Politiche.
TUTTA LA CITTADINANZA E’ INVITATA A PARTECIPARE.
Luciana Antinolfi