PIGNATARO M. – Con questo articolo desideriamo fornire ai nostri pochi ma affezionati lettori qualche dettaglio che abbiamo, nel tempo, archiviato o scoperto noi in merito ai soggetti coinvolti nell’inchiesta “Mafia Capitale” quali indagati o arrestati oppure perché semplicemente – senza alcun procedimento penale a loro carico – hanno avuto contatti con personaggi noti alle cronache. Un lavoro di monitoraggio, il nostro, motivato dal fatto che l’ex sindaco di Pignataro Maggiore, l’alemanniano d’acciaio Giorgio Magliocca – assolutamente in alcuna maniera coinvolto nell’inchiesta “Mafia Capitale” -, aveva costantemente, anzi addirittura quotidianamente a che fare sia con il suo grande capo Gianni Alemanno (indagato per associazione mafiosa) sia con altri alemanniani di cui tra poco si dirà.
Il primo documento che pubblichiamo in coda a questo articolo, a beneficio dei nostri affezionati lettori, è una fotografia che abbiamo archiviato il
27 maggio 2013, riprendendola dalla pagina Facebook di Giorgio Magliocca (denominata “Gio Settantacinque”), in piena campagna per l’elezione del nuovo sindaco di Roma; appuntamento elettorale che – come è noto – sancì la sconfitta di Gianni Alemanno e la vittoria di Ignazio Marino. Una campagna elettorale che vide impegnato Giorgio Magliocca e, con lui nella foto insieme con altri, Dario Panzironi. E’ lo stesso Magliocca a far sapere che è insieme con Dario Panzironi, forse perché Dario è stato non solo protagonista di una fulminante carriera nel palazzo del potere romano ma è anche figlio del potentissimo Franco Panzironi, quest’ultimo arrestato nell’inchiesta “Mafia Capitale”. In Internet sono tante le notizie su Dario e Franco Panzironi, con le quali potrete arricchire queste scarne note di “Pignataro Maggiore News”. Franco Panzironi era un uomo-chiave del “sistema Alemanno” e i magistrati lo considerano “un’espressione davvero rara della capacità di delinquere”.
Il secondo documento che pubblichiamo in coda a questo articolo è lo scritto di un’attivista romana, Serenetta Monti, sulla quale potrete trovare altre informazioni al sito Internet www.serenettamonti.it. Lo scritto in questione, vergato il 29 ottobre 2011, con il titolo: “Chi paga per “parentopoli” a Roma? L’innocente per il peccatore!”, riguarda il caso di un invalido di cui la stessa Serenetta Monti si stava occupando. Ed ecco che spunta Magliocca. Il sindaco Alemanno – scrive, tra l’altro Serenetta Monti – “il 18 ottobre 2010 delega Giorgio Magliocca (arrestato l’11 marzo 2011 con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e che, all’epoca, era nello staff di Alemanno). Il quale Magliocca si fece consegnare da me tutte le carte sanitarie relative a Danilo Bartolucci per avviare la verifica per un reinserimento lavorativo presso l’AMA o altra società del Comune cui le caratteristiche di Danilo sarebbero potute servire (ricordiamoci una cosa: Danilo ha attestati professionali e ama il suo lavoro). Giorgio Magliocca (prima dell’arresto), è molto disponibile e mi tiene aggiornata dei suoi colloqui con il dr. Lucarelli (staff sindaco Alemanno), il quale, a sua volta, sta facendo la verifica con Panzironi, amministratore delegato AMA…”. Il Panzironi appena citato è appunto il Franco Panzironi poi arrestato. Ma quello che è più rilevante, nello scritto di Serenetta Monti, è il ruolo di Giorgio Magliocca nello staff di Alemanno, a strettissimo contatto con il dr. Lucarelli. E Lucarelli è proprio quell’Antonio Lucarelli evocato in una delle più significative intercettazioni dell’inchiesta “Mafia Capitale”, nota anche come “Operazione Mondo di Mezzo”. Antonio Lucarelli viene comandato a bacchetta dal famigerato Massimo Carminati detto “cecato” a seguito di un conflitto fuoco con le forze dell’ordine. Così il quotidiano “Europa” ha sintetizzato la capacità di pressione di Carminati: “E quando Brugia, colonna economica dell’organizzazione, cerca per l’ennesima volta invano un incontro con il capo della segreteria di Alemanno, Antonio Lucarelli, Carminati alza il telefono. “Pronto? C’è un mio amico che ti aspetta fuori…” Tre minuti, e Lucarelli scende dal suo ufficio per incontrare Brugia sulle scale del Campidoglio. «Ho parlato con Massimo – gli dice – è tutto apposto». E Brugia, con gli occhi sgranati, quasi non ci crede: «C’hanno ‘na paura de’ lui, ma ‘na pauraaa».
Ci siamo chiesti se Giorgio Magliocca ha mai sentito parlare di qualche episodio ulteriore di soggezione di Antonio Lucarelli nei confronti di Massimo Carminati.
Per ora è tutto, cari lettori, su “Mafia Capitale”. Vogliamo solo precisare – visto che nell’articolo di Serenetta Monti si fa riferimento all’arresto, per vicende pignataresi, di Giorgio Magliocca avvenuto l’11 marzo 2011 con le accuse di concorso esterno in associazione mafiosa e omissione di atti d’ufficio con l’aggravante camorristica – che l’ex sindaco di Pignataro Maggiore è stato assolto sia in primo grado, con il rito abbreviato, sia in appello. Sul ricorso in Cassazione vi informeremo tempestivamente.
Pubblichiamo sempre in coda a questo articolo – e adesso è davvero tutto – anche l’ordinanza di custodia cautelare dell’inchiesta “Mondo di Mezzo” (o “Mafia Capitale”). Tra indagati e non indagati, vi sono citati tanti soggetti del “sistema Alemanno” (Dario e Franco Panzironi, Antonio Lucarelli, per esempio), Giorgio Magliocca escluso.
Chi paga per “parentopol…tore! – Serenetta Monti
Rassegna stampa
articolo di Rosa Parchi
da pignataronews.myblog.it