TUTTOD’UNFIATO – Sarà che sta arrivando l’autunno, sarà che fuori piove, sarà che sono tutti un po’ in crisi perché l’addio al costume e alle infradito è arrivato in anticipo, ma settembre quest’anno lo trascorrerei volentieri internata sotto terra a separare i sassolini grigi da quelli marrone.
Come tutti gli anni, finita la menata della “prova costume”, parecchie simpaticone ora passeranno alla “prova tailleur da strappona”. E fin qui niente di nuovo, a parte il fatto che a causa del distacco troppo immediato queste inguaribili nostalgiche ripropongono a iosa sui social network le famose foto “figa on the beach style” per tenere vivi i ricordi… e se a questo si aggiunge la pioggia dei soliti commenti ovvi e inutili dei gattoni che per elemosinare un pelo delle suddette si improvvisano addirittura cantautori, capirete il mio amore improvviso per i sassolini.
Come tutti gli anni odierò l’insostenibile invadenza di tutti gli avatar che devono dichiarare al mondo che sono tornati al lavoro… già me li vedo, abbronzati davanti allo schermo del pc a lamentarsi e ad aggiornare i loro stati (d’anima) su facebook. Stacanovisti informatici!
Causa pioggia e primi freddi devo costatare con anticipo anche la gravosa apparizione su facebook dei vari post autoreferenziali di poeti maledetti e compositori bohémienne che non aspettavano altro che sfoggiare le proprie doti artistiche da quando, probabilmente giocando a Risiko, hanno scoperto di poter vincere un premio Nobel.
Dulcis in fundo, le mie orecchie hanno sopportato così tanta musica pop da spiaggia di tendenza, aka tormentoni da “parrucchieri per Baldracche” che ho deciso di dedicarmi più volentieri all’ascolto delle leggende metropolitane di quei simpatici pennelloni che, per rendere più piacevole il tuo ritorno dalle vacanze, raccontano la storiella dei tizi che ti seducono in spiaggia e poi ti levano un rene, o quella del sommozzatore trovato tra i roghi in Valtellina perché il canadair, pescando l’acqua dal mare per spegnere gli incendi, avrebbe pescato involontariamente anche il sommozzatore e poi lo avrebbe gettato sul fuoco insieme all’acqua.
Ebbene sì. Ho sentito anche questa. E se vi sentite troppo offesi dalle mie parole, giuro che stasera mi metto a digiuno per espiare, però prima vorrei un consiglio. Sono indecisa se chiedere ai suddetti pennelloni l’indirizzo e il recapito telefonico del fantasma formaggino o del veterinario di Topo Gigio!
Meta Fisica