CAPUA – “Una mano tesa per…” ONLUS nasce come naturale successione di “Una mano tesa per Tharaka”, Associazione di beneficenza nata nel 1999, voluta e diretta dal dott. Bruno Santoro, per collaborare alla costruzione di una struttura ospedaliera nel Tharaka District, in Kenya: l’Ospedale S. Orsola, missione cattolica di Matiri, e per contribuire alla sua gestione.
In questo lontano ed isolato presidio sanitario, perciò detto Ospedale della Foresta, nel 2004, ad opera dell’Associazione, viene aperto un reparto per l’assistenza e la cura dei bambini, il “Padiglione Pediatrico Caserta”.
In Tanzania ”Una mano tesa per Tharaka”, grazie ai fondi raccolti per manifestazioni di beneficenza, ha realizzato presso l’Ospedale “S. Maria Nascente” di Mbweni, un misero villaggio di pescatori a35 kma nord di Dar Es Salaam, un Centro Nascita di alto profilo, per l’assistenza al parto e la cura dei neonati, per ridurre l’alta mortalità materno-infantile e per la prevenzione della trasmissione neonatale dell’HIV.
Questa Maternity, chiamata “Città di Capua” e inaugurata nel novembre 2009, alla presenza delle autorità locali e di autorità venute per l’occasione dall’Italia, come il rimpianto arcivescovo, monsignor Bruno Schettini, accoglie dal giorno di apertura oltre 100 donne ogni mese per un parto in igiene e sicurezza.
Nel 2012 l’Associazione forte delle opere benefiche realizzate in campo socio-assistenziale, cresciuta e motivata da progetti di promozione sociale in zone fortemente disagiate e bisognose, muta la denominazione da “ Una mano tesa per Tharaka” in “Una mano tesa per…” , Associazione non lucrativa di utilità sociale (ONLUS), e affida al dott. Giuseppe Valente l’onore di sostituire e continuare l’opera coraggiosa di solidarietà del Past-President Bruno Santoro.
Il progetto in corso a cui l’Associazione sta attualmente dedicando, con entusiasmo ed energia, le risorse a disposizione, si chiama PANDE.
Pande è un piccolo villaggio della Tanzania (Africa di Sud Est) nella regione di Bajamoio, un poverissimo agglomerato di capanne, i cui abitanti hanno un’aspettativa di vita che non supera i 49 anni e con una mortalità infantile elevatissima, specialmente per TBC e malaria, malnutrizione e malattie gastrointestinali, i cui unici mezzi di sussistenza sono la pesca, oggi peraltro molto impoverita, e una stentata agricoltura.
Le uniche costruzioni in muratura esistenti sonno una modestissima e fatiscente scuola elementare governativa, costruita negli anni settanta dal prof. Neireire, 1° Presidente della Repubblica, per ricordare la conquista dell’indipendenza dal colonialismo inglese, ottenuta senza violenza e vittime, ed una piccola moschea, donata da un ricco arabo.
Non vi sono né energia elettrica né acqua, se non quella piovana.
A Pande, l’Associazione “Una mano per…” ha iniziato la costruzione di un piccolo ospedale, realizzando il progetto locale di un presidio sanitario pubblico, per la cura e le vaccinazioni dei bambini, la distribuzione di farmaci salvavita e per l’assistenza materno-infantile, dotato anche di sala parto e di una piccola sala operatoria, per far fronte alle emergenze sanitarie in questa zona priva di ogni forma di assistenza igienico-sanitaria, dove vivere è molto più difficile che morire.
A questo progetto contribuirà anche Donne x Africa con l’incasso che riuscirà a realizzare, attraverso lo spettacolo musicale LOVE IS…