“Viva la zuppa”: stabilito il record mondiale della fretta di incassare – agli amministratori comunali di Pignataro Maggiore l’indennità di carica di luglio 2015 è stata pagata con largo anticipo, il 14 del mese – La nostra speranza: la prossima amministrazione rinunci alla “zuppa” e pensi ai più deboli e agli interessi della città

“Viva la zuppa”: stabilito il record mondiale della fretta di incassare – agli amministratori comunali di Pignataro Maggiore l’indennità di carica di luglio 2015 è stata pagata con largo anticipo, il 14 del mese – La nostra speranza: la prossima amministrazione rinunci alla “zuppa” e pensi ai più deboli e agli interessi della città

PIGNATARO M. – Con decreto numero 10 del 2 ottobre 2015 (che pubblichiamo in coda a questo articolo), il sindaco di Pignataro Maggiore Raimondo Cuccaro ha nominato il dottor Giovanni Magliocca nuovo responsabile del Servizio finanziario. Ovviamente dalla fredda prosa burocratica del decreto sindacale non si capisce quali siano le priorità del delicatissimo ufficio, in che cosa consistano le finalità strategiche del settore, quali siano gli obbiettivi che bisogna raggiungere con il massimo impegno possibile. Lo diciamo noi: la cosa più urgente che il Servizio finanziario deve fare per ottenere il massimo della considerazione da parte della classe politica locale è il pagamento senza indugio delle indennità di carica agli amministratori comunali, se possibile addirittura in anticipo. La “zuppa”, insomma, come ebbe a definirla in un manifesto ironicamente (e senza offesa per nessuno) l’attuale assessore Giorgio Vito quando, però, sedeva sui banchi dell’opposizione. La “zuppa” viene prima di tutto, senza per questo farne una colpa all’innocente e appena insediato responsabile del Servizio finanziario dottor Giovanni Magliocca; e senza muovere alcuna critica all’ex dirigente dell’ufficio, ragioniera Rosa Anna Fiata, che è tornata al suo posto di dipendente del Comune di Bellona.

Il problema è che certi incassatori di indennità si fanno vedere a Palazzo Scorpio quasi esclusivamente per sollecitare il pagamento della “zuppa” o, più elegantemente, per chiedere informazioni sullo stato della pratica. Allora i componenti degli uffici comunali capiscono che aria tira e, per campare tranquilli, danno precedenza assoluta al versamento dell’indennità. I buontemponi di Palazzo Scorpio si fanno grandi risate quando vedono arrivare quelli che hanno fama (non sappiamo quanto fondatamente, potrebbe ben trattarsi di voci diffamatorie e politicamente malevoli) di impazienti degustatori di “zuppa” quale prodotto tipico del territorio politico locale.

Lo scenario è quello sopra descritto, da sempre e per sempre. Ma a luglio 2015 le sollecitazioni sono state evidentemente esagerate e – record mondiale – le indennità al sindaco Raimondo Cuccaro, al vicesindaco Giorgio Valente, agli assessori Ilaria Bovenzi, Giuseppe Giordano e Giorgio Vito e al presidente del Consiglio comunale Pier Nicola Palumbo sono state pagate addirittura a metà mese, senza neanche aspettare se qualcuno di loro nel frattempo volesse dimettersi o, come nel caso del vicesindaco Giorgio Valente, davvero confermare le dimissioni. “Pignataro Maggiore News” è in grado di rivelare che il 14 luglio 2015 era stata già incredibilmente versata la “zuppa” del mese in questione (unitamente a quella di giugno 2015), forse perché gli serviva con urgenza per andare in ferie.

Saremmo ingiusti se sostenessimo che tutti i suddetti percettori della “zuppa” (cioè dell’indennità) sono uguali nelle sollecitazioni. C’è, infatti, chi preme e chi no. Ma nessuno di loro ha battuto ciglio quando ha visto il versamento largamente anticipato con la data del 14 luglio 2015 (relativo tra l’altro all’indennità, come si è detto, di luglio 2015), mancando di rispetto a quei cittadini che vivono drammatiche difficoltà economiche personali e familiari. “Viva la zuppa”, come scriveva polemicamente – all’indirizzo di altri soggetti – all’epoca l’attuale assessore Giorgio Vito. Noi, invece, vogliamo formulare un auspicio: “Viva il sindaco, il vicesindaco, gli assessori e il presidente del Consiglio comunale che dalla prossima Amministrazione in poi vorranno rinunciare all’indennità di carica”. Basta con la “zuppa”, tutti a casa quelli che la bramano. Pignataro Maggiore ha bisogno di un’Amministrazione comunale che pensi ai più deboli e agli interessi della città.

decreto – 10-2015 (1)

Rassegna Stampa

articolo di Rosa Parchi

da pignataronews.myblog.it

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