“Viva la zuppa col maglioccodoro”: appena insediatosi sulla ben retribuita poltrona di liquidatore della “Pignataro Patrimonio Srl”, Pietro Ricciardi è andato pure lui alla corte di Francesco Passaro e della famiglia Sorbo – pubblichiamo l’ordinanza del sindaco Giorgio Magliocca con la clamorosa notizia relativa a “Ge.s.i.a. spa”

“Viva la zuppa col maglioccodoro”: appena insediatosi sulla ben retribuita poltrona di liquidatore della “Pignataro Patrimonio Srl”, Pietro Ricciardi è andato pure lui alla corte di Francesco Passaro e della famiglia Sorbo – pubblichiamo l’ordinanza del sindaco Giorgio Magliocca con la clamorosa notizia relativa a “Ge.s.i.a. spa”

PIGNATARO MAGGIORE – Pur non essendo magliocchiani né ricciardiani, abbiamo fatto salti di gioia quando abbiamo appreso la notizia della nomina di Pietro Ricciardi – ad opera del suo grande capo Giorgio Magliocca, rieletto sindaco del Comune di Pignataro Maggiore – a liquidatore del carrozzone clientelare mangiasoldi “Pignataro Patrimonio Srl”. Adesso – ci siamo detti, noi che abbiamo pubblicato varie inchieste giornalistiche sullo scottante “caso Passaro” – finalmente Pietro Ricciardi cancellerà dalla “Pignataro Patrimonio Srl”, la municipalizzata per la raccolta dei rifiuti, finanche il ricordo della disastrosa presenza dell’allora liquidatore Francesco Passaro, il soggetto che contemporaneamente era a capo del carrozzone di proprietà pubblica e di “Ge.S.I.A. Spa”, con sede in Pastorano, la società della famiglia Sorbo cui il Comune di Pignataro Maggiore affidava lo smaltimento della frazione umida della raccolta differenziata. “Ge.S.I.A. Spa” è la sigla di “Gestione servizi igiene ambientale società per azioni”.

Adesso – ci siamo detti ulteriormente -, il magliocchiano d’acciaio Pietro Ricciardi, anche per dare un dispiacere al proprio nemico giurato Raimondo Cuccaro, ex sindaco di Pignataro Maggiore, purificherà con il lanciafiamme pure la poltrona dove l’ex liquidatore della “Pignataro Patrimonio Srl” all’epoca si sedeva. Una speranza, la nostra, fondata sul fatto che Pietro Ricciardi sulla testata giornalistica online www.comunedipignataro.it (da lui fondata e di cui è direttore responsabile) aveva attaccato a fondo – e secondo noi a ragione – Francesco Passaro con vari e informati articoli.

Non è andata così, purtroppo. Abbiamo sbagliato le nostre previsioni anti-Passaro, ci siamo fidati troppo della speranza da noi riposta in Pietro Ricciardi, evidentemente rammollito dalla succosa “zuppa” (come viene definita scherzosamente a Pignataro Maggiore l’indennità del sindaco, degli assessori e compagnia) che incasserà quale liquidatore della “Pignataro Patrimonio Srl”. Indennità che nel caso di Pietro Ricciardi è stata ribattezzata dai buontemponi della piazza “la zuppa col maglioccodoro”.

Cari lettori, la triste e clamorosa notizia è la seguente: Pietro Ricciardi, con Giorgio Magliocca, è finito anche lui (come Raimondo Cuccaro) alla corte di Francesco Passaro e della famiglia Sorbo, quest’ultima peraltro depositaria di influenti amicizie pignataresi. Notizia contenuta nell’ordinanza del sindaco Giorgio Magliocca numero 62 del 30 giugno 2016 avente ad oggetto: “SCARICO STRAORDINARIO E D’URGENZA DELLA FRAZIONE UMIDA PROVENIENTE DALLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI DI QUESTO COMUNE PRESSO L’IMPIANTO GE.S.I.A. S.P.A.”.

Si legge tra l’altro nell’ordinanza che pubblichiamo integralmente in coda a questo articolo: “(…) con nota prot. 5798 del 30.06.2016, la società Pignataro Patrimonio srl in Liquidazione, nella persona del presidente Pietro Ricciardi, rappresentava che, in data 29/06/2016, il compattatore a tenuta stagna, utilizzato per il conferimento agli impianti di smaltimento della frazione umida degli RSU, ha subito un grave guasto al motore che costringerà a tenerlo fermo per diversi giorni; (…) la predetta società non ha in dotazione altro compattatore a tenuta stagna e che comunque gli automezzi in dotazione non sono idonei a raggiungere l’impianto sito nel Comune di Acerra a oltre40 Kmdi distanza da questo Comune; (…) la succitata criticità è di pregiudizio per la tutela della salute pubblica e dell’ambiente, nonché per il raggiungimento dei livelli di raccolta differenziata perseguiti da questo Ente, e pertanto, occorre provvedere in via straordinaria e di urgenza; valutata l’opportunità di fronteggiare tale criticità, nelle more dei tempi necessari per la riparazione del compattatore a tenuta stagna, attraverso l’individuazione d’impianto di destinazione, in possesso dei requisiti necessari per il conferimento della succitata frazione organica, nelle strette vicinanze di questo Ente, al fine consentire agli automezzi più piccoli di raggiungere il suddetto impianto; preso atto che, congiuntamente al Responsabile del Servizio Tecnico, veniva individuato, quale impianto in possesso dei requisiti, la ditta Ge.S.I.A. S.p.A., Partita I.V.A. 03787380611, con sede in Pastorano (CE) in Via Torre Lupara, la quale, in riscontro all’invito inoltrato con nota prot. 5816 del 30.06.2016, comunicava, per le vie brevi, la propria disponibilità per il conferimento in via straordinaria e di urgenza della frazione organica di questo Ente (…)”.

Tutto ciò premesso, il risultato è che la “Pignataro Patrimonio Srl” ricciardiana e magliocchiana (come se fosse sempre rimasta cuccariana) è tornata a sversare la frazione umida nell’impianto di “Ge.S.I.A. Spa”, amministratore unico il dottor Francesco Passaro. Pubblichiamo in coda a questo articolo la visura storica di “Ge.S.I.A. Spa”.

I nostri pochi ma affezionati lettori comprenderanno la nostra amarezza per il tradimento di Pietro Ricciardi, passato dal fronte anti-Passaro a quello pro-Passaro, con acrobatico salto della quaglia. Effetto perverso della ben retribuita poltrona, della succosa indennità? I buontemponi della piazza, intanto, scherzano ai danni del neo-passariano Pietro Ricciardi: “Viva la zuppa col maglioccodoro”.

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GESIA-VISURA-STORICA

Rassegna Stampa

articolo di Rosa Parchi

da pignataronews.myblog.it

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