VITULAZIO – Non una “canonica” presentazione di un libro ma una serata “frizzante”, fatta di confronti e di tante provocazioni intellettuali. Questa potrebbe essere una perfetta sintesi dell’incontro organizzato da Caleno24ore.it per la presentazione del libro di Paolo De Chiara, “Il coraggio di dire no. Lea Garofalo, la donna che sfidò la ’ndrangheta” (Falco Editore), che si è svolto ieri sera presso una delle sale del centro “Agorà” di Vitulazio. L’evento, presentato dal giornalista Salvatore Minieri e che ha visto la partecipazione dell’avvocato Rossella Calabritto (del presidio “Libera” di Caserta), ha toccato tanti temi: molti presenti nel libro di De Chiara, alcuni introdotti proprio dal pubblico.
L’autore, oltre a soffermarsi sulla lunga vicenda personale di Lea Garofalo e sulla storia giudiziaria che ha fatto venire a galla le ragioni del suo omicidio, ha voluto sottolineare il coraggio di una donna, diventata testimone di giustizia denunciando i suoi stessi familiari (i Garofalo, la sua famiglia di appartenenza, e i Cosco, quella alla quale apparteneva il suo ex compagno). Una eroina diventata simbolo della ribellione alla criminalità organizzata, per prospettare un futuro migliore a sua figlia, nonostante quella delinquenza fosse incarnata dai suoi stessi parenti. La discussione, inevitabilmente, è scivolata sui cortocircuiti degli apparati dello Stato, che nel 2006 revocarono il programma di protezione alla stessa Garofalo, e alle collusioni della politica con la criminalità organizzata.
De Chiara ha ricordato che gli unici due parlamentari che sono intervenuti sul caso Garofalo sono stati Giuseppe Lumia e Angela Napoli. Quest’ultima non è stata ricandidata alle ultime elezioni politiche da Fli, perché secondo il braccio destro di Gianfranco Fini, Italo Bocchino, parlava troppo di temi relativi alla legalità in Calabria. Minieri, dopo aver parlato con l’autore anche dei traffici di rifiuti e della distorsione dell’informazione in alcune regioni, ha interagito a lungo con la Calabritto sulla questione rifiuti (tema di nuovo alla ribalta dopo le dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone) e in merito al ruolo delle donne nella società attuale, delle difficoltà che incontrano e di alcune che, come Lea Garofalo, hanno dovuto affrontare tante difficoltà. La serata ha visto molta partecipazione anche da parte del pubblico: sono stati vari gli interventi, tutti diligenti e che hanno contribuito a dare ottimi spunti ai relatori. La manifestazione si è conclusa con la consegna da parte di Caleno24ore.it di una pergamena di ringraziamento.
Red.