BELLONA – Lo scontro tra le parti politiche, oltre a consumarsi in sede di seduta di Consiglio comunale, giorno per giorno si ravviva anche sulle piazze virtuali. Capita spesso, infatti, che agli annunci o alle dichiarazioni dei rappresentanti istituzionali sui social network, segua una lunga scia di polemiche. In ordine di tempo è accaduto ancora una volta al sindaco Filippo Abbate che, dalle pagine di facebook, è stato attaccato dal Consigliere comunale di opposizione, l’avvocato Pietro Romano. Il primo cittadino, viste le polemiche di questi giorni sulla qualità dei prodotti coltivati in Terra di Lavoro, ha annunciato: “Stiamo lavorando per poter certificare i terreni di chi vende i prodotti agricoli. A breve faremo un incontro con tutti i coltivatori. Dobbiamo sapere cosa mangiamo…e cosa mangiano i nostri figli”.
Il messaggio ha scatenato subito la reazione di Romano, il quale ha risposto con un commento piccato: “Non sapevo che il fabbisogno alimentare della popolazione bellonese per i prodotti dell’agricoltura fosse soddisfatto dai nostri agricoltori. A parte qualche orticello ma a me risulta che i prodotti venduti dai negozi ortofrutticoli provengono dai mercati . Allora sarebbe più serio far rispettare la legge imponendo l’esposizione sui prodotti in vendita della provenienza e della qualità . Basta con la pubblicità sulla pelle della gente facciamo piccoli passi ma seri e concreti”. Di fronte ai commenti di altri utenti, il capogruppo ha rincarato la dose: “Ma quali terreni volete certificare a Bellona ! E che cosa volete certificare che avete assaggiato i prodotti e sono buoni? Gli agricoltori a Bellona saranno rimasti una decina e poi ci sono solo orti. I loro prodotti vengono venduti al mercato. Solo qualche privato coltiva un piccolo appezzamento e vende in zona. Fate cose serie piuttosto. Un conto è campionare il territorio e le falde per la verifica della presenza di sostanze tossiche, iniziativa positiva, ed un altro conto è la certificazione dei terreni per altri fini che è una grossa bufala a cui il nostro Sindaco è solito ricorrere . Vedi l’uscita dal consorzio di pochi giorni fa. Pane per i lecchini di turno”. Di fronte all’attacco, Abbate ha chiosato: “Il tempo ci darà ragione. Un po’ di pazienza. […] vogliamo dialogo…proposte…collaborazione….No prime donne e critiche distruttive e contro a prescindere”.
La polemica, però, nonostante non sia stata alimentata dalla fascia tricolore, è scivolata su un’altra questione: la presenza del componente dell’Ufficio tecnico di Pignataro Maggiore, Girolamo Parente, a Bellona. Romano ha segnalato: “Dal giorno 1/12/2013 l’ing. Parente Girolamo responsabile del settore Lavori pubblici ci lascia definitivamente!.Termina un’altra bufala propagandata dal Sindaco e dalla sua Amministrazione. L’operazione ci e’ costata E. 22.000 pagati in piu’ di stipendio rispetto a quello pagato ai tecnici che dirigevano prima l’ufficio tecnico ( Messuri e Fusco) . Inoltre la trasformazione voluta dal Sindaco dell’ufficio tecnico ha distrutto la funzionalità dello stesso. Persi centinaia di miglia di euro”. Adesso si attende la risposta del sindaco o dell’Amministrazione comunale.
Red. pol.