BELLONA – Scoppia la polemica a seguito dello “scoperchiamento” della tenda-struttura sportiva, causata dal forte vento di questi giorni. “La minoranza è sempre più amareggiata di fronte al modo di gestire la macchina amministrativa da parte di questa maggioranza consiliare che imperterrita continua a non assumersi le proprie responsabilità nei confronti del popolo, non offre soluzioni fattive in ordine ai continui disastri in corso e soprattutto continua ad approvare documenti di bilancio con stime di spesa esorbitanti, senza indicare entrate certe e senza dare soluzioni di fronte ai 10 milioni di euro di debito pubblico”. Con queste parole ha esordito l’avvocato Maria Celeste Cafaro, Capogruppo della minoranza consiliare al Comune di Bellona. A fargli eco è stato anche Domenico Papale attivista del MoVimento 5 Stelle di Bellona facendo sapere dai social che “l’incuria e l’incapacità di gestire questo Paese sta superando ogni limite. Un Palatenda mai utilizzato dalla collettività andato in pezzi con un colpo di vento. I nostri soldi sprecati in opere incompiute e mai utilizzate per mancanza di agibilità. Una vicenda che va avanti da troppi anni dove gli unici a pagare gli scempi di questa cattiva gestione sono sempre e solo i cittadini di Bellona”.
L’avvocato Maria Celeste Cafaro, nella qualità di capogruppo dell’opposizione consiliare, ha presentato un’interrogazione consiliare inerente la questione del “pala-tenda”. Dalla nota della Cafaro, si legge: premesso che: in Bellona, alla via Donna Pasqua, insiste un impianto sportivo realizzato durante l’amministrazione comunale Della Cioppa, mai completato, abbandonato a se stesso da decenni e diventato rifugio per cani randagi, oltre che per tossicodipendenti, visto che in passato e nonostante due inaugurazioni, lo stesso non è mai stato reso agibile; che per la realizzazione del medesimo venivano spesi diverse centinaia di migliaia di euro, di cui euro 80.000,00 solo per il tendone in plastica utilizzato per la copertura del medesimo; la sera del 14 aprile c.a. una folata di vento portava via il detto tendone di copertura, provocando ulteriori ed ingenti danni alla struttura, divenuta ulteriormente fatiscente e mortificando ancora una volta l’intera popolazione per lo sperpero a vuoto del danaro pubblico; che durante la campagna elettorale (maggio 2017), la S.V, congiuntamente all’assessore allo sport, assumeva di fronte al popolo l’impegno certo (e con ottimi risultati) di completare l’intera struttura entro un anno al massimo, quindi entro maggio 2018; nell’ultimo consiglio comunale la maggioranza tutta approvava il piano triennale opere pubbliche 2018/2020, tra cui veniva inserito il completamento dell’impianto sportivo predetto, prevedendo una stima del costo complessivo di euro 200.000,00; Tutto quanto sopra esposto e premesso, alla luce di quanto sopra evidenziato, la sottoscritta Cafaro Maria Celeste, nell’adita qualità: chiede al sig. Sindaco del Comune di Bellona, nella persona del Dr. Filippo Abbate, di porre a conoscenza in favore della minoranza e della popolazione tutta, che tipo di provvedimenti intende porre in essere in ordine all’impianto sportivo suddetto e all’incresciosa situazione verificatasi a seguito della continua incuria e negligenza posta in essere e prorogatasi negli anni” . Termina così la nota del Capogruppo dell’opposizione consiliare in seno al Comune di Bellona, avvocato Maria Celeste Cafaro.
D.P.