La Chiesa e le sue istituzioni hanno duemila anni e il professor Giovanni Filoramo, docente emerito di Storia del Cristianesimo all’Università di Torino, ha di recente dato alle stampe il libro “Storia della Chiesa – L’età antica” (390 pagine, 28 Euro, Edizioni Dehoniane Bologna) in cui si approfondiscono in modo accurato e agile i primi secoli di questa complessa vicenda.
Nel libro si sottolinea in che modo la formazione della Chiesa come istituzione si sia sviluppata di pari passo con quella del cristianesimo quale religione. E’ ormai attestata, infatti, fin dalla fine del II secolo, l’esistenza di un’istituzione che comprendeva una costellazione di Chiese locali disseminate nel bacino del Mediterraneo, tra cui spiccavano Roma, Alessandria e Antiochia, i centri più vitali dell’allora giovane cristianesimo. Imperniate sulle figure dei vescovi, dotati di ampi poteri di governo e assistiti da presbiteri e diaconi, le Chiese locali comunicavano tra di loro attraverso la corrispondenza e si coordinavano mediante sinodi che decisero in merito a questioni importanti, basti citare il famosissimo Concilio di Nicea del 325 che fu il primo concilio ecumenico, cioè generale, delle comunità cristiane, presieduto dall’imperatore Costantino I e nel quale si decisero fondamentali aspetti dogmatici che resistono ancora oggi.
Dotate di un canone di scritti rivelati – le Scritture ebraiche, rilette come Antico Testamento, e il corpus degli scritti del Nuovo Testamento – le prime Chiese possedevano forme di liturgia e culto comuni.
Quindi è dalla fine del II secolo che possiamo iniziare a parlare dell’esistenza, oltre che della «grande Chiesa» come istituzione, di una vera e propria religione cristiana, distinta dalla sua matrice giudaica, e con una chiara e folta base sociale, strutturata, con proprie credenze, pratiche e testi normativi, insomma con tutti i caratteri che definiscono una religione.
Il saggio di Giovanni Filoramo inizia la sua analisi a partire dal giudaismo palestinese e dalla formazione delle prime comunità cristiane, passando per la questione della successione di Gesù fino ad una panoramica completa e precisa sulle Chiese orientali, quelle siriache, copto-ortodosse, etiopiche e armene, fornendo un quadro preciso degli affascinanti primi secoli.
Massimiliano Palmesano