VITULAZIO – La comunità di Vitulazio piange la sua seconda vittima del contagio da corona-virus. A darne l’annuncio in serata è stato lo stesso primo cittadino di Vitulazio, l’avvocato Raffaele Russo, con un messaggio commosso rivolto ai famigliari della persona deceduta ed esteso alla comunità tutta: “Abbiamo appreso la triste notizia che un nostro concittadino, risultato positivo al primo test Covid-19, è deceduto presso il presidio ospedaliero dove era ricoverato da cinque giorni. È una notizia che non avremmo mai voluto ricevere. A tutti i familiari, in questo momento di dolore, esprimiamo il nostro profondo cordoglio”. Un’altra notizia terribile che ha squarciato questa sera l’imbrunire sui cieli dell’agro caleno, con il coronavirus che ha fatto un’altra vittima. Presso il Covid-Hospital di Maddaloni, è infatti deceduto l’ottantenne vitulatino Corrado Bonacci, pensionato e con un passato da grande lavatore come imbianchino. Corrado, malgrado i suoi ottanta anni, era una persona socievole, arzilla e con il sorriso sul volto. Lui, come l’altra anziana donna deceduta una decina di giorni fa a Vitulazio, sono risultati positivi al test per l’accertamento dell’infezione da corona-virus. Queste morti non devono essere trattate come argomenti da sola “cronaca numerica”, poiché le percentuali sul contagio, i decessi e le guarigioni, a nostro avviso servirebbero a fare ben altro, ovvero le statistiche mediche e non i “bollettini di guerra”. Queste persone erano parte di noi, della nostra piccola comunità e quotidianità. Queste persone avevano un volto, un nome, un cognome e rapporti diretti ed indiretti con una buona parte della comunità vitulatina che, ad oggi con la loro dipartita in cielo, non lì deve ricordare soltanto per le cause che né hanno determinato la la morte, ma anche per quello che erano stati e per quello che hanno lasciato sulla terra. La comunità vitulatina, come avevano già accennato, qualche decina di giorni fa venne colpita da un altro lutto simile, ovvero la scomparsa della signora Maria Pezzulo (Vedova De Lucia) di anni 83. La morte di questi due nonni vitulatini colpiti e uccisi da questo virus che si presenta aggressivo sulle persone anziane, ci apre la mente a qualche utile riflessione poiché ai tempi del corona-virus si muore da soli in ospedale con i familiari che non possono stare accanto alla persona che amano nel momento della morte, e non possono nemmeno salutarla degnamente con un rito religioso. Se poi aggiungiamo che gli stessi famigliari dei defunti per o con il corona-virus vengono ristretti anche da soli in casa per l’obbligo di quarantena impostogli dalle autorità sanitarie, non possiamo immaginare quando sia davvero brutto e doloroso ammortizzare il lutto per la perdita di una persona cara in totale assenza di un conforto ed in totale solitudine.
La redazione di Caleno24ore, ricorda con affetto l’amico Corrado che, nonostante era poco avvezzo ai moderni mezzi di comunicazione, non risparmiava mai alcuna occasione per incontrare un nostro redattore e chiedergli di fargli un sunto delle notizie pubblicate e per poi dargli in cambio il suo punto di vista da attento osservatore dei fatti vitulatini… Alle famiglie Bonacci, Di Rubbo, Sgueglia e Carusone vanno le condoglianze, sincere e sentite, di tutta la redazione di Caleno24ore.