Covid-19, a Pignataro la protezione civile punto di riferimento per i cittadini

Covid-19, a Pignataro la protezione civile punto di riferimento per i cittadini




PIGNATARO M. –  Il nucleo comunale di Protezione civile, coordinato da Palumbo Fabrizio, è impegnato attivamente nel fornire aiuti a persone e alle famiglie più in difficoltà alle prese con l’emergenza coronavirus.
I ragazzi del gruppo comunale, per la comunità pignatarese sono un punto di riferimento importante e ne danno conferma proprio i cittadini con messaggi di stima e affetto sulla loro pagina facebook.
Da qualche giorno, per confermare la stima che il popolo pignatarese ha per loro, spopola sui social network l’hashtag “#iostoconlaprotezionecivile” accompagnato da foto e video che ritraggono l’intero gruppo comunale impegnato nelle varie iniziative messe in campo.
Il comune di Pignataro Maggiore in collaborazione con la protezione civile, ha istituito varie iniziative per aiutare chi ne ha più bisogno: consegna dei pasti caldi all’ora di pranzo, in collaborazione con la cooperativa sociale Apeiron; consegna di pacchi alimentari donati dai cittadini e dai commercianti del territorio; consegne farmaci e spesa a domicilio per le persone sole; consegna buoni spesa istituiti dal comune, dal governo nazionale e donati dai privati cittadini.
In queste ore il gruppo dei ragazzi della protezione civile sono impegnati nella consegna porta a porta del kit per la raccolta differenziata e di mascherine donate dal comune.
Oltre a queste iniziative, sono sempre reperibili  e presenti al C.O.C. 24 ore su 24 sette giorni su sette; inoltre, in ausilio al comando dei vigili urbani coordinati dal comandante Alberto Parente, presiedono il territorio.
Riassumendo, dall’inizio dell’emergenza coronavirus la protezione civile, i vigili urbani ed il comune di Pignataro Maggiore hanno lavorato fianco a fianco per cercare di limitare al minimo i danni di questa emergenza sanitaria. Per questo motivo se notiamo qualcuno di loro che, da solo, si riposa 5 minuti non cerchiamo di screditarli ma aiutiamoli stando a casa ed uscendo solo il minimo indispensabile, in questo modo hanno più tempo da dedicare a chi veramente ne ha bisogno.

C.S.

 

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