VITULAZIO – Il sindaco di Vitulazio, l’avvocato Raffaele Russo, non ha gradito il servizio confezionato dal giornalista Geo Nocchetti per il il TgR Campania, andato in onda su Rai Tre, e per questo motivo ha scritto al ministro dello Sviluppo economico per manifestare tutta la propria amarezza:
LETTERA DEL SINDACO DI VITULAZIO AL SIG MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Preg. Sig. Ministro dello Sviluppo Economico
( già Ministero delle Telecomunicazioni)
Ing. Stefano Patuanelli
p.c. all’AGICOM – Autorità per le
Garanzie nelle Comunicazioni
p.c. al Direttore del TGR Regionale RAI
Dott. Alessandro Casarin
Sig. Ministro,
pur consapevole del fatto che Lei è impegnato in tutt’altre faccende, sicuramente di maggiore rilevanza ed importanza, però mi corre l’obbligo di portare alla Sua attenzione i fatti che espongo di seguito.
Mi riferisco al servizio televisivo mandato in onda su una rete nazionale il giorno 09 c.m., Rai 3 Campania, alle ore 19,30, credo nel corso dell’edizione regionale, quando un signore mascherato (perché indossava la mascherina), di nome, se ho ben capito, “Geo Gnocchetti o Gnocchetto” (mi perdoni l’imprecisione), ha intervistato qualcuno per le strade di Vitulazio e Bellona, nel maldestro tentativo di far passare questo nostro territorio come l’unico, a livello nazionale, colpito dalla pandemia da Covid-19.
Non ho guardato personalmente il servizio televisivo, ma ho visionato successivamente un video inviatomi da un mio concittadino molto indignato per quanto il cronista, artatamente, ha cercato di far emergere nel corso dello stesso.
L’intervistatore in questione, sempre il citato “Gnocchetto”, al fine di far apparire una situazione falsificata, si è preoccupato di menzionare, più volte, un comune vicino dove non ci sarebbero casi di contagio (per fortuna non è l’unico) allo scopo di offuscare l’immagine del Comune da me amministrato.
Alle prime battute pensavo trattarsi di una emittente locale, del tipo “Teleradio”, “TelePartignano”, “TeleTriflisco”, TeleAngena”, ovvero quelle prime emittenti libere che trasmettevano su frequenze approssimative, molto di moda negli anni 70/80, quelle che servivano a qualche politico/politicante per ingannare il popolo.
Quelle TV dove l’improvvisato cronista, semmai per compiacere il potente di turno, in cambio dell’agnello a Pasqua, del capitone a Natale, della “scella” di baccalà, o del ricco “canistro”, si sperticava a tesserne le lodi del suo dante causa.
La cosa mi ha anche un poco divertito, perché mi ha fatto tornare indietro di tanti anni, e, quindi, volevo scrivere al ministro delle telecomunicazioni. Però mi sono reso conto, tornato ai tempi attuali, che non solo quel tipo di TV non esiste più, ma nel frattempo non esiste più il ministero delle poste e telecomunicazioni, come non esiste più quel tipo di politica provinciale.
Quando poi mi è stato riferito che trattavasi del servizio pubblico nazionale (quello che paghiamo noi cittadini attraverso il canone che ci viene prelevato dalla bolletta dell’energia elettrica) allora mi sono indignato, non solo come cittadino, ma come Sindaco e rappresentante della mia Comunità fatta apparire, nel corso del servizio televisivo, come la Codogno del Sud.
Quel servizio, Signor Ministro, offende e mortifica i miei Concittadini che ai primi di marzo, prima ancora che il Governo mettesse in atto, attraverso i vari DPCM, le attuali misure di contenimento, hanno rispettato ed attuato i provvedimenti che come Sindaco, attraverso ordinanze ed altri provvedimenti, ho adottato al manifestarsi dei primi casi di contagio.
Quel servizio (pubblico), pagato dai Cittadini, offende il lavoro che le Forze dell’Ordine, la Polizia Municipale, il Comando Stazione Carabinieri, i volontari della Protezione Civile e le varie Associazioni stanno facendo, mettendo a rischio la loro incolumità.
Non rende giustizia del lavoro e dell’impegno che i Medici stanno facendo in questo momento così drammatico. Ma soprattutto offende tutti i Cittadini che stanno dimostrando grande senso di responsabilità e di rispetto delle regole.
Il Sig. “Gnocchetto” (come si chiama lui), pagato con i soldi dei contribuenti (è bene ancora ricordarlo), non ha reso un buon servizio all’informazione e alla collettività, ha reso però un buon “servigio” a qualcuno che vuole distorcere la realtà dei fatti e trarne un qualche beneficio.
In attesa di un suo riscontro Sig. Ministro (se troverà il tempo e lo riterrà opportuno), si chiede che l’Autorità di Vigilanza, cui la presente viene inoltrata per conoscenza, voglia attivare le necessarie azioni e verifiche del caso.
Nel contempo, al Direttore del TGR , cui la presente pure viene rimessa per conoscenza, si chiede di voler assumere le necessarie iniziative affinché venga resa un’informazione veritiera e corretta.
In attesa di riscontro, con l’occasione, si porgono distinti saluti.
Vitulazio, lì 10 aprile 2020
Il Sindaco
Avv. Raffaele Russo