PIGNATARO M. – Nessuna sorpresa, ovviamente, ma anche nella vicenda della manovra relativa al pastificio Pallante si è visto all’opera l’antico asse tra Mario Turino e l’ex sindaco Giorgio Magliocca, dei quali sono note le cointeressenze all’epoca maturate nella società “Pignataro calcio”, dove assieme a Turino e Magliocca c’era la significativa presenza di soggetti legati alla famiglia mafiosa dei Lubrano. Come si sa, i Pallante – facendo affidamento sulla pervasiva presenza del potere turiniano sul territorio di Pignataro Maggiore – hanno acquistato un terreno agricolo da Mario Turino (e altri proprietari) e adesso pretendono che l’attuale sindaco Raimondo Cuccaro dia il via libera ad una variante – ribattezzata dall’opinione pubblica locale variante “ad maccheronum” o “ad turinum” – per la costruzione del loro nuovo stabilimento.
Raimondo Cuccaro naturalmente fa resistenza alle pretese di Pallante e, nei fatti, di Turino, trattandosi di un terreno agricolo e non a destinazione industriale; e allora si è scatenata una campagna, a mezzo stampa e non solo, per costringere l’Amministrazione comunale in carica a cedere ai poteri forti. Molto forti: Mario Turino ha all’attivo legami di affari con le famiglie mafiose Lubrano, Nuvoletta e Ligato e ha interessi in comune con il “casalese” Nicola Palladino (uomo di Francesco Schiavone “Sandokan”) nella società agricola “Kiwees” con sede legale in Pignataro Maggiore.
Non poteva mancare, come è ovvio, la discesa in campo di turiniani travestiti da disoccupati, che hanno avviato una raccolta di firme per attaccare Raimondo Cuccaro e la sua Amministrazione. Le firme raccolte sono pochissime, ma i sospetti che dietro la manovra ci sia anche l’ex sindaco Giorgio Magliocca (Pdl, ex An) sono tantissimi. Anzi, c’è la certezza. La prova si è avuta domenica 28 ottobre 2012 – per coincidenza novantesimo anniversario della mussoliniana Marcia su Roma -, quando il banchetto per la raccolta delle firme pro-Turino è stato allestito in piazza Umberto I dal camerata Pietro Patricelli detto Pierino, uno dei più sfegatati magliocchiani. Di più, Pierino Patricelli nell’ambito della ex Amministrazione Magliocca per un periodo si è guadagnato comodamente e senza sforzi la pagnotta curando la segreteria del sindaco a Palazzo Scorpio, sede del governo cittadino. Magliocca volle il camerata-segretario personale Pierino Patricelli, pagato non dall’allora sindaco ma dai cittadini pignataresi, come è nelle abitudini della casta, assumendolo a tempo determinato senza concorso. Patricelli fu assunto con la deliberazione di Giunta comunale numero 130 del 18 settembre 2010, approvata all’unanimità dei presenti: il sindaco Giorgio Magliocca e gli assessori Claudio Di Lillo, Antonio Palumbo e Vincenzo Romagnuolo. Deliberazione che pubblichiamo in coda a questo articolo.
E’ da sperare che il sindaco Raimondo Cuccaro e la sua Amministrazione resistano alle pretese di Mario Turino. Del resto l’attuale sindaco – che guarda all’arcigna campagna per la variante ad “maccheronum” non senza preoccupazione, come si sente dire nel mondo politico locale, e non ci meraviglierebbe se già stesse pensando di rivolgersi alla magistratura – sa bene che le Autorità competenti, che per una decina d’anni hanno chiuso un occhio (anzi, tutti e due, cecità totale) sull’asse Magliocca-Turino, adesso non ci penserebbero su mezza volta a mandargli una Commissione d’accesso per indagare su un ipotetico asse Cuccaro-Turino (per assurdo). Le coperture politiche e istituzionali di cui godeva Giorgio Magliocca sono uno scandalo sul quale non ancora si è indagato a fondo, come non si è indagato a dovere sulle cointeressenze maturate nell’ambito della società “Pignataro calcio” .
Comunque, per stare sul sicuro, come riferiscono alcuni buontemponi di piazza Umberto I, Raimondo Cuccaro in casa propria, a pranzo e a cena, chiede di avere sul tavolo non solo il piatto di spaghetti, ma anche la confezione della pasta per essere certo della provenienza. Vanno bene tutte le marche (Buitoni, Barilla, Divella, se esistesse “Pinco Pallino”), ma non la pasta Pallante. A nostro giudizio, quello della confezione è una preoccupazione eccessiva, da parte di Raimondo Cuccaro. La pasta Pallante, sempre secondo i buontemponi di piazza Umberto I, ha un gusto inconfondibile di “turinismo”, di “magliocchismo”, di “mazzuoccolismo” (da Piergiorgio Mazzuoccolo, ex vicesindaco magliocchiano e attuale capogruppo di opposizione) e di “fucilismo” (dal consigliere comunale di minoranza Gaetano Fucile).
Chi, invece, per dovere d’ufficio starebbe – secondo gli inguaribili buontemponi – facendo scorpacciate di pasta Pallante è appunto Pierino Patricelli, che però ci tiene ogni giorno a chiedere a Giorgio Magliocca quale sia la ricetta migliore. La quotidiana telefonata di Pierino Patricelli a Magliocca: “Giorgè, mi faccio lo spaghetto alla Turino (ricetta a noi ignota. Ndr), aglio e olio e peperoncino o con la pummarola?”. E Magliocca, con amicizia e cortesia, dispone per la ricetta del giorno. Ma quando, nonostante la telefonata, Magliocca non risponde, Pierino Patricelli riattacca, e informa giubilante i presenti: “Guagliù, Giorgetto è un grande, non parla al telefono. Pure stavolta lo hanno avvisato che è sotto intercettazione”.
Ecco la delibera numero 130 del 18 settembre 2010
Rassegna stampa
articolo di Rosa Parchi
da pignataronews.myblog.it