ROMA – Dagli anni dell’adolescenza mi sono sempre chiesto il perché il 25 aprile, nel piccolo paese conservatore e bigotto del sud Italia in cui vivevo, è puntualmente ignorato rispetto a un IV novembre celebrato da decine di militari in alta uniforme e da istituzioni impettite per l’occasione. Mi sono posto più volte la domanda sul perché una data che simbolicamente rappresenta il natale della nostra libertà come comunità democratica e tollerante, viene vissuta anonimamente nonostante… (continua a leggere)
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