PIGNATARO M. – Il Comune di Pignataro Maggiore, in caso di condanna, chiederà i danni anche agli imputati che, nell’ambito dell’inchiesta che portò all’arresto di Giorgio Magliocca per concorso esterno in associazione mafiosa e omissione di atti d’ufficio con l’aggravante camorristica (assolto in primo grado e in attesa del giudizio d’appello), saranno rinviati a giudizio dal Giudice per l’udienza preliminare di Napoli. Per questo la Giunta comunale, con delibera numero 113 del 26 ottobre 2012, ha affidato all’avvocato Carmine Di Rubba, del Foro di Santa Maria Capua Vetere e studio in via A. Vinciguerra a Bellona, l’incarico di chiedere in sede di costituzione delle parti nel procedimento penale numero 2919/R/2012 R.G., la costituzione civile dell’ente di Palazzo Scorpio. L’inchiesta, condotta dai pm della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, Giovanni Conzo e Liana Esposito, oltre all’ex primo cittadino, aveva coinvolto anche Gaetano Manna, Domenico Cesaro, Domenico Di Maro, Gabriele Capitelli, Antimo De Angelis e Arturo Gigliofiorito. Gli indagati, alcuni dei quali responsabili delle associazioni assegnatarie dei beni confiscati di Pignataro (Acli Terra Campania per la Legalità, Icaro e Mondotondo), sarebbero corresponsabili della cattiva gestione delle sostanze sottratte alla criminalità organizzata.
red. cro.