PIGNATARO MAGGIORE – A conclusione dell’edizione 2019 del Carnevale il comitato denominato “Carnevalando – che opera a stretto contatto con l’Amministrazione comunale di Pignataro Maggiore e la Pro Loco “Pinetarium” – fece affiggere sui muri della città tristemente conosciuta quale “Svizzera dei clan” un vistoso manifesto in cui ringraziava una folla di soggetti che avevano collaborato alla “riuscita” dell’iniziativa, ma con una significativa omissione: nessun cenno all’associazione culturale “Gruppo sociale La Felicità” che pure era stata una delle colonne portanti delle edizioni 2018 e 2019 della manifestazione (pubblichiamo uno stralcio del curriculum del sodalizio, dove si riferisce tra l’altro della partecipazione al programma del Carnevale del 2018 e del 2019 “organizzato dal Comune di Pignataro Maggiore”).
Sbaglia chi sta già pensando a una prudente autocensura del comitato “Carnevalando” e del suo presidente Salvatore Pettrone per un ipotetico imbarazzo provocato da una notissima circostanza: il “Gruppo sociale La Felicità” è formato in tutto e per tutto da amici o parenti dei Lubrano; fanno parte del consiglio direttivo il presidente Salvatore Sala (detto “Salvo”), il vicepresidente Giuseppe Ferra, il tesoriere Ida Capuano, i consiglieri Michelina Porcelli e Sofia Castaldo, infine il segretario Angela Valente, moglie di Gaetano Lubrano, quest’ultimo figlio del defunto capomafia “don” Vincenzo Lubrano; i fratelli Gaetano e Giuseppe Lubrano (pregiudicato, già sottoposto a vigilanza speciale) sono stati condannati in primo grado per violenza privata con l’aggravante camorristica ai danni del giornalista e scrittore Salvatore Minieri. Più banalmente, il comitato “Carnevalando” non aveva voluto perdersi in inutili ipocrisie e, invece di mettersi a ringraziare amici e familiari di Gaetano Lubrano, aveva semplicemente reso omaggio con chiarezza al vero grande capo del “Gruppo sociale La Felicità”, vergando sul manifesto appunto il nome di Gaetano Lubrano.
Pubblichiamo il programma del Carnevale 2019, annunciato con un manifesto firmato dal presidente del Comitato “Carnevalando” Salvatore Pettrone, dall’assessore Gerardo Del Vecchio, dal sindaco Giorgio Magliocca e dal presidente della Pro Loco Toni Verolla. Ma il vero spettacolo che si è allestito nelle edizioni 2018 e 2019 del Carnevale pignatarese è stato il trionfo di Gaetano Lubrano, senza nemmeno l’ipocrisia di fingere di aver avuto a che fare “solo” con la lubranesca associazione culturale “Gruppo sociale La Felicità”. Nessuno ha preso le distanze dall’incredibile manifesto di ringraziamento del comitato “Carnevalando”, a cominciare dal sindaco di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca, che da presidente della Provincia fa parte del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza con il prefetto, il questore e i comandanti dei carabinieri e della Guardia di Finanza. Lo stesso Giorgio Magliocca (tra l’altro commissario provinciale di Forza Italia) che ha addirittura siglato in data 4 luglio 2019 un accordo di partenariato con il “Gruppo sociale La Felicità” al fine di realizzare iniziative per la legalità e la lotta alla camorra, come si evince dalla deliberazione di Giunta comunale numero 106 del 4 luglio 2019, avente ad oggetto: “Richiesta dell’associazione culturale ‘Gruppo sociale ‘La Felicità’ – Approvazione progetto e schema di partenariato – Delibera di Giunta regionale n. 169 del 24-4-2019”, approvata all’unanimità dei presenti (il sindaco Giorgio Magliocca e gli assessori Rossella Del Vecchio e Vincenzo Romagnuolo, assenti gli assessori Gerardo Del Vecchio e Antonio Palumbo). Pubblichiamo il suddetto manifesto del comitato “Carnevalando” che ha messo le cose bene in chiaro: se si collabora con il “Gruppo sociale La Felicità” si diventa partner di Gaetano Lubrano ed è lo stesso Gaetano Lubrano che bisogna ringraziare, platealmente.

Felicità-stralcio-curriculum

Rassegna stampa

articolo di Rosa Parchi

da pignataronews.myblog.it