Covid19, a Pignataro Maggiore pugno di ferro contro i trasgressori. La repressione non convince tutti

Covid19, a Pignataro Maggiore pugno di ferro contro i trasgressori. La repressione non convince tutti

PIGNATARO M. – La presenza di ragazzini, segnalate in alcune zone di Pignataro Maggiore in questi primi giorni della fase 2 di emergenza covid19, hanno provocato la reazione delle istituzioni locali. Nella giornata di ieri (6 maggio) sono state elevate le prime pesanti multe ai danni di quattro ragazzi e oggi (7 maggio) è stata emessa una nuova ordinanza dal sindaco Giorgio Magliocca – già preventivamente annunciata dallo stesso primo cittadino – con la quale è stato vietato l’accesso fino al prossimo 18 maggio ad alcune aree pubbliche del paese come piazza De Gasperi, il parco San Giorgio, piazzetta Nicandro Izzo, piazza Mattia Del Vecchio (villetta della zona 167), il boschetto di Monte Oliveto e il noto “curvane” di San Pasquale.
Sui social, se gli amanti del restringimento inusitato delle libertà personali (soprattutto di quelle altrui) plaudono alla linea dura, in tanti hanno storto il naso di fronte all’atteggiamento eccessivamente punitivo nei confronti di minori appena adolescenti. Le punizioni vengono considerate eccessive e per niente educative per una fascia di età che ha esigenze particolari e verso le quali la comunità educante (genitori, società civile e istituzioni) non sembra adottare misure adeguate. Ovviamente un giudizio critico, al di là delle parti, può essere espresso in merito soltanto dagli esperti del settore.
In questa fase bisogna ammettere, però, che la linea dettata a livello locale, almeno nelle intenzioni, sembra essere coerente con quanto annunciato già all’inizio della quarantena, quando perfino nei confronti di chi era autorizzato a svolgere il proprio lavoro sul campo è stato a più riprese oggetto di stringenti e ripetuti controlli. Ancora oggi, in virtù di provvedimenti regionali draconiani, non è possibile varcare perfino i caselli autostradali senza la stretta sorveglianza delle autorità. Imposizioni che, tuttavia, – come hanno fatto notare in molti – non hanno minimamente scalfito la libertà dei ladri che hanno preso di mira i mezzi della Pignataro Patrimonio srl poche ore fa, e dei criminali che continuano a martirizzare il territorio campano con sversamenti illegali di rifiuti a poche decine di chilometri da Pignataro Maggiore (come nel caso di Castel Volturno), nella stessa provincia amministrata dalla fascia tricolore pignatarese.

ordinanza numero 40 del 7 maggio 2020

Red.

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