Paolo di Tarso, nato con il nome di Saulo, è stato sicuramente il personaggio decisivo per la diffusione e l’affermazione della religione cristiana: infatti fu il principale missionario del Vangelo di Gesù tra i pagani greci e romani. Nel libro “Paolo” (Edizioni San Paolo, 357 pagine, 35 euro) l’autore Stefano Romanello fa conoscere la sua vita e soprattutto il suo pensiero teologico che è una delle fonti più importanti del pensiero occidentale. Paolo era un ebreo ellenizzato che godeva della cittadinanza romana, non conobbe direttamente Gesù sebbene a lui coevo; e, come tanti connazionali, avversava la neo-istituita chiesa cristiana. Secondo la tradizione Paolo si convertì al cristianesimo mentre era sulla strada che da Gerusalemme conduceva a Damasco per organizzare la repressione dei cristiani della città: durante il viaggio fu improvvisamente avvolto da una luce fortissima e udì la voce di Dio che gli chiese del perché lo stesse perseguitando. Folgorato sulla via di Damasco, venne accecato da quella luce divina e vagò per tre giorni nelle strade della città finché venne guarito dal capo della piccola comunità cristiana damascena, Anania: l’episodio, noto come la “Conversione di Paolo”, diede inizio alla sua opera di evangelizzazione.
La sua figura non lascia indifferente chi si accosta alla sua storia, anche perché la sua biografia da una parte suscita ammirazione per l’impegno e la dedizione con cui diede l’annuncio del Vangelo e dall’altra può suscitare sospetti di fanatismo religioso; il suo pensiero, in ogni caso, ha prodotto pagine d’indubbio fascino e profonde riflessioni. Per confrontarsi oggi con il suo pensiero teologico è necessario andare indietro nel tempo per capire cosa abbia voluto davvero dire ai suoi lettori originari. L’indubbia originalità del libro di Stefano Romanello sta nel fatto che l’autore, oltre a dedicare congruo spazio alla presentazione delle singole lettere paoline, è mosso dalla convinzione che il loro messaggio possa essere adeguatamente colto solo se contestualizzato nella cornice della missione e della biografia paoline, nonché nelle convinzioni teologiche che esse manifestano. Il saggio proprio per questi aspetti è una guida allo studio attendibile e aggiornata del pensiero paolino, capace di fornire un approccio personale alle lettere dell’Apostolo delle genti.
Massimiliano Palmesano