VITULAZIO – Dopo la dovuta pausa di riflessione e sbigottimento – quando credi che si è arrivati al fondo, c’è sempre qualcuno intento a scavare – passiamo alla terza e ultima parte del passaggio dal Pdl a Fli degli uomini e delle donne riconducibili, politicamente e non, al pluriindagato, condannato in primo grado, a 3 anni e 2 mesi di reclusione e 5 anni di interdizione dai pubblici uffici (nella sentenza c’è anche scritto che gli si nega l’attenuante perché è «recidivo»), protagonista anche di qualche “Inchiesta Parlamentare”, Antonio Scialdone.
Gli “scialdoniani”. Sostanzialmente la suddetta operazione partitica costituisce il “lancio di un’Opa” sull’attuale Amministrazione vitulatina. Antonio Scialdone con questa mossa, all’esterno (in Provincia e in Regione), fa vedere che riesce ancora a muovere tesserati, anche se sono sempre gli stessi, e, contemporaneamente, mostra e sottolinea ai politici vitulatini, qualora si fossero momentaneamente distratti, che in questo momento conta su almeno sei persone in Maggioranza: la sorella Giovanna Lina, il latinista Alessandro Parillo, il perenne dimissionario assessore Terlizzi, il quale più che stare con Scialdone è contro Cuccari, lo stesso Arzillo, il quale per quanto abbia smentito il suo passaggio a Fli rimane molto vicino alla componente “scialdoniana”, non foss’altro per le sue acclarate e mai smentite mire di diventare prossimo Sindaco di Vitulazio in sostituzione di Cuccari, il Presidente del Consiglio Comunale Giovanna Pezzulo i cui rapporti con Scialdone si perdono nei meandri del passato remoto (sempre inerenti il Consorzio) e infine si parla di un avvicinamento di Aurelio Scialdone. Giovanni Martone per adesso fa il funambolo, un gioco piuttosto spregiudicato e perciò forse ancor più pericoloso per Cuccari.
Il Sindaco fino ad ora è riuscito a prevalere sempre nelle decisioni, ma nel prossimo futuro potrebbe essere minoranza in Consiglio e in Giunta rispetto agli “scialdoniani”.
Componenti dell’attuale Maggioranza. In Comune via via sono venute fuori dinamiche ben precisi e visibili a tutti. Nella Maggioranza Consiliare sono ravvisabili almeno tre tronconi: gli “scialdoniani ad oltranza” (quelli che “Mio marito Antonio Scialdone, come Berlusconi”, così diceva la moglie Michela Pontillo, forse ora rimangiandosi le parole vista la parabola discendente dell’ex Presidente del Consiglio), i “cuccariani di ferro” (forse la componente più remissiva e calma almeno all’apparenza, anche per la consapevolezza di avere il Sindaco che copre le spalle) e i “malpancisti” (cioè quelli che vorrebbero sottrarre la poltrona al Sindaco ma che per adesso sono costretti a mettersi sugli attenti ogni volta che passa).
Da queste tre componenti, oltre a una quarta, formata dai delusi, uno dei quali pare stia anche pensando a non ricandidarsi in futuro, vengono fuori almeno tre possibili candidati a Sindaco alle prossime elezioni, tre persone che si scontrano a colpi bassi, apertamente e non, tre persone che ritengono di poter sostituire l’attuale Sindaco, il quale è parso aver tirato troppo la corda in alcune circostanze (le scorse Provinciali, la gestione del rapporto con il Consorzio rifiuti, la squadra di calcio e relativa spesa per il campo, il concorso vinto dalla signora Pennacchio, la stessa gestione del rapporto tra Amministratori e “macchina comunale”, ecc.).
Antonio Scialdone in questo caos generale ha dunque più di un piede dentro la Maggioranza. Ma la cosa interessante è il piede che ha all’interno della Dhi della famiglia Di Nardo, da dove potrebbero nascere numerosissimi grattacapi alla componente facente capo a Cuccari. Da qui andremmo troppo avanti ed è il caso di attendere ancora un po’ prima di poter ipotizzare qualcosa.
Possibili risvolti delle elezioni politiche. Le primarie previste del Pdl potrebbero già smuovere qualcosa. Si sa che il primo amore non si scorda mai: qualcuno potrebbe essere folgorato sulla via di Damasco e creare qualche scossetta. Le prossime elezioni politiche nazionali invece potranno portare a degli scontri su chi appoggiare per la corsa al Parlamento. Scontri che inevitabilmente si potranno ripercuotere sulla Maggioranza locale, dato che le prossime Comunali si terranno a poco più di un anno dalle Politiche.
Reggerà la Maggioranza alle prossime fibrillazioni? Cuccari farà di nuovo la “volata” a qualche uomo dell’Udc? E la signora Pontillo? Cosa farà? Si candiderà? A quel punto la Maggioranza si dividerà ancora una volta come è successo alle Provinciali? Chissà se però questa volta riusciranno a rientrare i malumori, gli scontri e a mettere da parte le aspirazioni personali di ognuno.
Come si diceva nel titolo: Sindaco “avvisato”, mezzo salvato.
Gianni Criscione