NAPOLI/SANTA MARIA LA FOSSA – Il sindaco di Santa Maria La Fossa, Nicolino Federico, è stato ascoltato dalla Commissione regionale anticamorra il 26 maggio 2020 a Napoli in merito alla vicenda “Apeiron”, la cooperativa cui sono stati affidati beni confiscati ai clan nel territorio del Comune fossataro e a Pignataro Maggiore. Un “caso” esploso pure aSanta Maria la Fossa quando è arrivata la notizia che la cooperativa “Apeiron” aveva firmato a Pignataro Maggiore due protocolli d’intesa (in materia di immigrazione) con l’ormai famosa associazione denominata “Gruppo sociale La Felicità” che fa riferimento ad Angela Valente, moglie di Gaetano Lubrano. Quest’ultimo (figlio del defunto capomafia “don” Vincenzo Lubrano) è stato condannato in primo grado con il fratello Giuseppe Lubrano (pregiudicato, già sottoposto a sorveglianza speciale) per violenza privata con l’aggravante camorristica ai danni del giornalista e scrittore Salvatore Minieri. Tutti i componenti del “Gruppo sociale La Felicità” sono felicemente o amici o parenti dei Lubrano.
Per quanto riguarda Santa Maria la Fossa, come si legge in un comunicato diffuso all’epoca, “con verbale del CdA del 19/11/2019, la società consortile Agrorinasce Scrl, avendo verificato i requisiti di ammissibilità relativi alla verifica di tentativi di infiltrazione camorristica, di cui all’art. 5. del bando di gara, esaminata la documentazione presentata ed in particolare l’idea-progetto, esperienza/affidabilità documentata dagli interessati attraverso i propri curricula, aggiudica definitivamente alla cooperativa “Apeiron” , con sede in Pignataro Maggiore (CE) – SP 148 c/o “Bene confiscato 100 Moggi”, P. Iva 03478010618 pec: apeironcoop.soc@legalmail.it, la concessione della gestione di un terreno confiscato alla camorra in Santa Maria la Fossa Loc. Cammino. Si comunica, altresì, che l’accesso agli atti di gara è ammesso nei giorni da Lunedì a Venerdì dalle ore 10,00 alle ore 13,00 presso la sede operativa di Agrorinasce sita in Casal di Principe, al Corso Umberto I° 882 c/o Università per la legalità e lo sviluppo. L’esito di gara è stato pubblicato sul sito di Agrorinasce. Casal di Principe, li 19/11/2019.IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE GARA f.to (dott. Giovanni Allucci)”.
La data del comunicato del dottor Giovanni Allucci (che fa riferimento ai controlli di rito su “Apeiron”) è del 19 novembre 2019, quindi successiva ai due protocolli d’intesa siglati tra la cooperativa del grande combattente dell’anticamorra Emiliano Sanges e il lubranesco “Gruppo sociale La Felicità” il 29 gennaio 2018 e il 25 maggio 2018 rispettivamente per l’anno 2018 e per il triennio 2018-2020.
Letta la nostra inchiesta giornalistica, il sindaco di Santa Maria la Fossa si era precipitato a telefonare per chiedere lumi al firmatario dell’appena riportato comunicato di “Agrorinasce”, Giovanni Allucci, come ha spiegato alla Commissione speciale anticamorra e beni confiscati. Ecco di seguito il testo integrale dell’audizione del sindaco fossataro Nicolino Federico: “Premetto che sono stato eletto sindaco di Santa Maria la Fossa il 27 maggio scorso, quindi, domani ricorre il primo anniversario. Alla notizia appresa dai media, articoli che parlavano dell’Associazione Apeiron che aveva un nostro bene confiscato, in quanto noi abbiamo la società Agrorinasce che gestisce i beni confiscati alla camorra sul nostro territorio, siamo associati, come Comuni, insieme ad altri quattro Comuni, ho fatto un po’ di ricerche e ho visto che la Giunta comunale di Santa Maria la Fossa, con delibera n. 124 del 25 novembre 2016, affidava il terreno confiscato ad Elio Diana alla società Agrorinasce e dava mandato al responsabile dell’ufficio tecnico di stipulare apposita convenzione. Agrorinasce è intervenuta con una manifestazione di interesse, hanno partecipato alcune società o associazioni, tra le quali la società Apeiron è risultata affidataria di questo bene. Da quando sono sindaco, su questo terreno non avevo visto nessun tipo di attività, ultimamente, già tre o quattro mesi fa, ebbi una segnalazione che su questo terreno vi erano delle attività, infatti mandai subito i Vigili Urbani a controllare, avevano dato inizio alle lavorazioni del terreno per le coltivazioni, ed erano questi della società. Altre notizie precise, su questa faccenda, non ne tengo. Dal 2016 fino all’affidamento, da parte di Agrorinasce, non sono stato sotto la gestione del Comune di Santa Maria la Fossa, ma vi era un’altra Amministrazione, non avevo notizia di questa faccenda. Ripeto, mi sono interessato da quando sono usciti questi articoli sui social, di come stavano le situazioni. Chiamai subito Giovanni Allucci, che è il direttore di Agrorinasce, e mi informò immediatamente della situazione con una nota che mi ha mandato per e-mail, dove ha ripercorso tutto l’iter della faccenda e dove lui si era anche accertato di fare tutte le verifiche del caso, tutto quello che prevede la legge sulla società, che stavano in regola con tutte le certificazioni. Ad oggi, è questo quello che so e questo è quello che riferisco a questa spettabile Commissione. Grazie”.
Ora tutti sono in attesa – compresi il sindaco di Santa Maria la Fossa e il dottor Giovanni Allucci (“Agrorinasce”) – delle valutazioni della prefettura di Caserta sull’imbarazzante “caso Apeiron”.
Rassegna stampa
articolo di Rosa Parchi
da pignataronews.myblog.it