L’assessore Rossella Del Vecchio e il presidente della Camera di Commercio Tommaso De Simone stanno stringendo in una tenaglia politicamente mortale il sindaco di Pignataro Maggiore: è stato Giorgio Magliocca ad avere l’idea del partenariato e a chiedere il patrocinio per l’associazione legata alla famiglia Lubrano

L’assessore Rossella Del Vecchio e il presidente della Camera di Commercio Tommaso De Simone stanno stringendo in una tenaglia politicamente mortale il sindaco di Pignataro Maggiore: è stato Giorgio Magliocca ad avere l’idea del partenariato e a chiedere il patrocinio per l’associazione legata alla famiglia Lubrano

PIGNATARO MAGGIORE – Sicuramente i due protagonisti di questo nostro articolo, Tommaso De Simone (presidente della Camera di Commercio di Caserta) e Rossella Del Vecchio (assessore alla cultura del Comune di Pignataro Maggiore) non si sono messi d’accordo, forse non si conoscono nemmeno e probabilmente non si sono mai neppure casualmente incontrati. Ma insieme stanno stringendo in una tenaglia politicamente mortale il sindaco pignatarese Giorgio Magliocca, presidente della Provincia e commissario provinciale di Forza Italia. Il sindaco di Pignataro Maggiore, come è noto, è in grande difficoltà a seguito della nostra inchiesta giornalistica che ha rivelato l’esistenza di un accordo di partenariato da lui firmato con l’associazione “Gruppo sociale La Felicità”, i cui componenti sono tutti amici o parenti della famiglia Lubrano (quella del defunto capomafia “don” Vincenzo Lubrano, condannato all’ergastolo per l’omicidio Imposimato). Inoltre, il “Gruppo sociale La Felicità” ha siglato due protocolli d’intesa con la cooperativa “Apeiron” (magliocchiana di ferro) cui sono stati affidati beni confiscati alla camorra a Pignataro Maggiore e Santa Maria la Fossa.
Due devastanti siluri, quelli sparati contro Giorgio Magliocca da Tommaso De Simone e Rossella Del Vecchio. Il presidente della Camera di Commercio ha infatti riferito che è stato proprio Giorgio Magliocca a chiedergli di concedere il patrocinio alla famosa associazione “Gruppo sociale La Felicità” per un progetto all’insegna della legalità e della lotta alla camorra. Tommaso De Simone ha pure consegnato alla magistratura il messaggio di posta elettronica del 4 luglio 2019 con il quale Giorgio Magliocca sottolineava che il Comune era un “partner qualificato” del “Gruppo sociale La Felicità”.
L’assessore alla cultura Rossella Del Vecchio, dal canto suo, durante la drammatica riunione del Consiglio comunale del 26 maggio 2020 ha affermato, nella sostanza, che è stato soltanto lui (Giorgio Magliocca) a volere il partenariato con il “Gruppo sociale La Felicità”. E che lei, Rossella Del Vecchio, non c’entra proprio nulla con l’imbarazzante vicenda, pur figurando in una deliberazione di Giunta comunale del 4 luglio 2019 – appunto insieme con il sindaco – quale proponente dell’accordo ovviamente “per la legalità” e contro la camorra. L’intervento dell’assessore Rossella Del Vecchio così è stato sintetizzato nella deliberazione di Consiglio comunale, per la parte relativa alla clamorosa presa di distanze dal sindaco: “Prende la parola il Consigliere Del Vecchio R. (…). Precisa di non essere nemmeno a conoscenza dell’esistenza di questa associazione con cui fu stipulato il partenariato e quindi non è stata sua l’idea di farla partecipare”.

Rassegna stampa

articolo di Rosa Parchi

da pignataronews.myblog.it

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