PIGNATARO MAGGIORE – Lunedì 24 agosto 2020, come sempre tra le 12 e le 13, è scattata puntuale “l’ora delle carte” a Palazzo Scorpio, sede dell’Amministrazione comunale di Pignataro Maggiore. Come sanno i nostri pochi ma affezionati lettori, così è stata ribattezzata dagli osservatori delle vicende politiche cittadine (appunto “l’ora delle carte”) la fascia di tempo in cui i carabinieri sono soliti recarsi negli uffici comunali al fine di acquisire documenti per indagini delegate dalla magistratura e per accertamenti avviati di propria iniziativa. La foto che pubblichiamo – scattata dal giornalista Enzo Palmesano alle 12,20 circa – mostra l’autovettura che ha portato a Palazzo Scorpio l’equipaggio della locale Stazione carabinieri.
Naturalmente nulla è trapelato sui motivi della presenza dei carabinieri nella sede del governo cittadino, ma i buontemponi della piazza – prontamente informati dai buontemponi occulti di Palazzo Scorpio – non hanno mancato di farsi quattro risate a spese degli esponenti politici pignataresi di cui hanno immaginato incubi notturni (e pure diurni) per i riflettori che sembrano essersi accesi sulle attività amministrative. Le ipotesi circolate nell’immediatezza in città (ad opera dei buontemponi ma anche da parte di persone meno spiritose dell’allegra combriccola della piazza) sono ovviamente molte, ma la più gettonata resta quella di indagini sul pesantissimo “caso Lubrano-Felicità” (una vicenda-simbolo): cioè l’incredibile accordo di partenariato per manifestazioni anti-camorra tra il sindaco Giorgio Magliocca e il “Gruppo sociale La Felicità”, l’associazione culturale i cui componenti del consiglio direttivo sono tutti – nessuno escluso – o amici o parenti della famiglia Lubrano, quella del defunto capomafia Vincenzo Lubrano. Lo stesso “Gruppo sociale La Felicità”, inoltre, risulta aver firmato due protocolli d’intesa in materia di immigrazione con “Apeiron”, la cooperativa sociale cui sono stati affidati beni confiscati alla camorra a Pignataro Maggiore, famigerata città tristemente conosciuta quale “Svizzera dei clan”. Materia su cui indagare, insomma, i carabinieri e la magistratura ne hanno parecchia.
Rassegna stampa
articolo di Rosa Parchi
da pignataronews.myblog.it