PIGNATARO MAGGIORE – Per le strade di Pignataro Maggiore è apparso, come non succedeva da troppo tempo, un manifesto che potrebbe rappresentare un’accelerazione per lo scontro politico, cosa che il traballante sindaco Giorgio Magliocca non si augura affatto. Il manifesto, il cui testo è stato già pubblicato nell’immediatezza dei fatti dal quotidiano online www.caleno24ore.it, è quello relativo alle dimissioni di Rossella Del Vecchio dalla carica di assessore; l’esponente politico locale resta invece in Consiglio comunale dove costituirà un nuovo gruppo per organizzare la guerra contro Giorgio Magliocca, che è pure commissario provinciale di Forza Italia e presidente della Provincia, carica quest’ultima che gli consente di far parte del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza con il prefetto, il questore e i comandanti provinciali dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di Finanza.
Giorgio Magliocca è un caso unico non solo in Italia ma nel mondo intero: non succede da nessuno parte, infatti, che un esponente del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza sia anche firmatario, quale sindaco di Pignataro Maggiore, di un accordo di partenariato per manifestazioni anti-camorra con un’associazione culturale (“Gruppo sociale La Felicità”) i cui componenti del consiglio direttivo sono tutti – sono escluso – o amici o parenti della famiglia Lubrano, quella del defunto capomafia (condannato all’ergastolo per l’omicidio Imposimato) Vincenzo Lubrano. Inoltre, il “Gruppo sociale La Felicità” ha firmato due protocolli d’intesa in materia di immigrazione con “Apeiron”, la cooperativa sociale cui sono stati affidati beni confiscati alla camorra a Pignataro Maggiore, famigerata città tristemente conosciuta quale “Svizzera dei clan”. I nostri pochi ma affezionati lettori sono perfettamente informati dello scontro avvenuto tra Giorgio Magliocca e Rossella Del Vecchio: l’assessore allora in carica figurava quale proponente, con il sindaco, dell’accordo con l’associazione culturale legata alla famiglia Lubrano, ma poi ha detto (Rossella Del Vecchio) di non aver letto le carte, di non sapere niente del “Gruppo sociale La Felicità” e che l’idea fu tutta dello stesso Giorgio Magliocca. Un siluro imparabile a seguito del quale Giorgio Magliocca ha annunciato che non ripresenterà la sua candidatura a sindaco alle elezioni amministrative del prossimo anno. Ma Giorgio Magliocca non può restare un minuto di più sulla poltrona di sindaco.
L’opinione pubblica spera che il manifesto di Rossella Del Vecchio possa dare origine a una campagna in Consiglio comunale e nelle piazze, a Pignataro Maggiore e nel resto del mondo, sul tema: “Magliocca dimettiti”. In una prossima riunione del Consiglio comunale ci sarà un consigliere con il coraggio di dire a Giorgio Magliocca che non può restare sindaco di Pignataro Maggiore un soggetto firmatario dell’incredibile accordo con la lubranesca associazione? Ugualmente: qualche consigliere vorrà dire che la cooperativa “Apeiron” non può ulteriormente gestire i beni confiscati avendo firmato due protocolli d’intesa con il “Gruppo sociale La Felicità” e che deve essere cacciata? E i consiglieri comunali sedicenti anti-Magliocca sono in grado di andare a parlare con il prefetto, con la Commissione parlamentare antimafia, con i magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Napoli per sollevare il “caso Lubrano-Felicità”? E coloro che hanno contatti politici con i vari partiti sono capaci di chiedere a un deputato o ad un senatore loro amico la presentazione di un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno per la nomina di una commissione d’accesso a carico dell’Amministrazione comunale di Pignataro Maggiore?
Non si può continuare a far finta di nulla, chi tace è semplicemente complice di Giorgio Magliocca, di “Apeiron” e di tutti i compari e “cumparielli” del “Gruppo sociale La Felicità”. Se il manifesto di Rossella del Vecchio riuscisse a porre fine alla stagione dei silenzi e delle complicità, potrebbe rappresentare l’avviso di sfratto immediato per Giorgio Magliocca e per “Apeiron”.
La foto del manifesto di Rossella Del Vecchio è stata scattata il 3 settembre 2020 dal giornalista Enzo Palmesano.
Rassegna stampa
articolo di Rosa Parchi
da pignataronews.myblog.it