PIGNATARO MAGGIORE – Sempre più al centro dell’attenzione l’impegno politico (sotto la forma di volontariato ecologico) di Federica De Lucia, già “Miss Kia Campania 2015”, ribattezzata “Miss Furbacchiona” perché è riuscita ad arruolare anche soggetti originariamente magliocchiani in iniziative di pulizia del territorio che stanno mettendo in grande difficoltà il traballante sindaco Giorgio Magliocca e il liquidatore della municipalizzata per la raccolta dei rifiuti “Pignataro Patrimonio srl in liquidazione” Pietro Ricciardi, ben retribuito magliocchiano d’acciaio. Stavolta “Miss Furbacchiona” (figlia del consigliere comunale di minoranza Giuseppe De Lucia) con una nuova iniziativa ambientalista è riuscita a far litigare furiosamente un antico esponente della sinistra pignatarese, Giorgio Borrelli (molto conosciuto per i lunghi anni di sindacalista della Cgil), e il comandante dei vigili urbani Alberto Parente. Uno scontro che ha come retroterra e motivo profondo, a giudizio degli osservatori pignataresi, il fatto che Giorgio Borrelli ha definito il sindaco “dittatorello di campagna”, mentre il dottor Alberto Parente sembra generosamente ritenere Giorgio Magliocca una sorta di Alessandro Magno; ma la miccia della guerra Borrelli-Parente è stata accesa, nell’occasione, appunto dall’iniziativa di Federica De Lucia.
Tutto è cominciato quando “Miss Furbacchiona” ha annunciato su Facebook la convocazione per sabato 26 settembre 2020 della sua quarta giornata di mobilitazione ecologista, provocando una diffusa fibrillazione tra gli inquilini di Palazzo Scorpio, sede dell’Amministrazione comunale di Pignataro Maggiore. In tale scenario al comandante dei vigili urbani, per coincidenza in questo momento, gli è venuto in mente di “mettere in sicurezza” proprio la zona destinataria dell’intervento dei volontari capitanati da Federica De Lucia, pubblicando sempre su Facebook il seguente messaggio in data 23 settembre 2020: “Area parco Monteoliveto delimitato e messo in sicurezza. In ordine alle segnalazioni di pulizia dell’area, vorrei evidenziare che trattasi di una zona cantiere ove i cittadini non possono entrare”. I buontemponi della piazza hanno così tradotto la nota del dottor Alberto Parente, scherzosamente: “Miss Furbacchiona, stavolta hai perso. Io, Comandante Mega-Furbacchione, non ti faccio entrare a Monteoliveto”.
A torto o a ragione, tutti (a cominciare dai buontemponi che si sono molto divertiti) a Pignataro Maggiore hanno interpretato in senso politico l’iniziativa di “messa in sicurezza” del comandante dei vigili urbani. E il sindacalista Giorgio Borrelli ha scritto nero su bianco un durissimo attacco all’indirizzo del dottor Alberto Parente, accusandolo in pratica di un tentativo di boicottaggio anti-Furbacchiona: “Era ora: interventi richiesti da tempo mai attuati, speriamo bene, perché Monte Oliveto sta è diventato un “Grande Immondezzaio”. Non vorrei caro Comandante, che vi state attivando per “PREVENIRE” la giusta azione di pulizia dell’area preannunciata per sabato c. m dall’Associazione “Radici e Ideali”. Una cannonata pesantissima, alla quale Alberto Parente ha risposto polemicamente, molto seccato: “Giorgio Borrelli, di radici ho visto solo quelle degli alberi. Giorgio solo per aver pensato in questo modo per il mio operato non meriti più mie risposte”. Controreplica del compagno Giorgio Borrelli: “Mi strapperò i capelli che non ho per questo, ma sopravviverò credo”.
Se ne parlerà a lungo in città, tanto più che “Miss Furbacchiona”, come al solito, è andata dritta per la sua strada e ha ottenuto pure questa volta un successo, amplificato anche dal giornalista e scrittore Salvatore Minieri, estimatore delle iniziative ambientaliste. Ecco il comunicato diffuso da una trionfante (e, ci sembra, ironica) Federica De Lucia: “Svolta la quarta giornata di attività, per la pulizia di alcune zone di Pignataro Maggiore. Nel pomeriggio del 26 settembre, i volontari del gruppo Radici e Ideali hanno raccolto rifiuti nelle aree di Monte Oliveto e San Pasquale, imbustando circa 100 kg di scarti in plastica, carta e alluminio. I volontari hanno deposto le buste di materiale raccolto (indifferenziato) presso l’ingresso della Villa Comunale e nel piazzale del Convento delle Clarisse”. Come dire – nostra interpretazione – al frastornato Pietro Ricciardi: “Caro ben retribuito magliocchiano d’acciaio, vai a prendere l’immondizia che tu non raccogli”. È facile immaginare le grandi risate dei buontemponi a spese di Pietro Ricciardi, detto “il valdostano” perché, invece di mettersi a lavorare con i suoi collaboratori, ha adottato il “Piano triennale di prevenzione della corruzione” e il “Codice di comportamento dei dipendenti” della “Pignataro Patrimonio srl in liquidazione” copiandoli– citando comunque la fonte – da fac-similedi Enti della Valle d’Aosta.
Riflettori puntati più che mai, adesso, su “Miss Furbacchiona”. Non per i concorsi di bellezza o le sfilate di moda, ma per la politica pignatarese.
Rassegna stampa
articolo di Rosa Parchi
da pignataronews.myblog.it