PIGNATARO M. – Entro le mura domestiche, dove si dovrebbe esprimere l’affetto e l’amore verso i propri cari, spesso divampa la cieca violenza nei confronti dei soggetti più deboli. Tale dato è stato più volte confermato dall’Istat e acclarato grazie alle notizie di cronaca nera che quotidianamente affollano le pagine dei quotidiani. L’ennesimo esempio, in tal senso, arriva proprio da Pignataro Maggiore dove una donna di quarantaquattro anni, D.L.G., a più riprese avrebbe subito la furia del marito. Secondo la vittima, infatti, l’uomo – il quarantaquattrenne P.G. – in più momenti avrebbe utilizzato la forza bruta per prevaricare sulla propria compagna. Violenza sessuale, lesioni personali e minacce perpetuate in casa per sottomettere la donna, nonostante sotto lo stesso tetto vivessero le due figlie minorenni.
Stanca di tutto ciò, la quarantaquattrenne ha deciso di rompere il muro del silenzio e di denunciare l’uomo all’autorità giudiziaria. Il sostituto della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, il dottor Armando Bosso, ha raccolto il grido di dolore della vittima e delle proprie figlie chiedendo il giudizio immediato. Richiesta accordata dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale sammaritano, la dottoressa Ivana Salvatore.
Il processo, che si è aperto all’inizio di quest’anno, vede P.G. (difeso dall’avvocato Carlo De Stavola) imputato davanti alla terza sezione collegio C, presieduta dal giudice dottor Francesco Rugarli, e accusato, oltre che dal pubblico ministero, anche dalla moglie e dalle figlie che si sono costituite parte civile (rappresentate dall’avvocato Luciano Polizzi). Il prossimo due novembre sul banco dei testimoni dell’accusa saliranno i genitori della vittima.
La determinazione di quest’ultima e l’attenzione della magistratura, tuttavia, non sembra aver condotto a più miti consigli l’imputato. L’uomo era stato sottoposto già in sede di indagini alla misura cautelare del divieto di avvicinamento nei confronti della moglie e successivamente anche nei confronti delle due figlie minorenni. Ciò non è bastato, infatti, qualche tempo fa avrebbe tentato di investire la moglie con un autocarro, mentre la malcapitata stava facendo footing di prima mattina. L’ultimo episodio ha costretto il giudice a inasprire la misura cautelare e a infliggere all’uomo il divieto di dimora nel comune di Pignataro Maggiore, sperando che possa bastare a placare la rabbia nei confronti della propria famiglia in attesa della conclusione del dibattimento.
Red. Cro.