PIGNATARO M. – A Pignataro Maggiore, nonostante l’emergenza sanitaria, la Giunta comunale può riunirsi in presenza, il Consiglio comunale, invece, non può. A stabilirlo è stato il sindaco Giorgio Magliocca in collaborazione con l’ufficio di presidenza consiliare presieduto da Cesare Cuccaro. La decisione non è piaciuta al consigliere comunale Rossella Del Vecchio. L’ex assessore, citando le Catilinarie di Cicerone, accusa il primo cittadino di doppiopesismo. Di seguito il comunicato stampa della Del Vecchio:
“Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?”
Nella tarda serata di venerdì 30 ottobre è stato messo in scena l’ennesimo tragicomico episodio di arrogante politica antidemocratica dei soliti noti.
L’attuale amministrazione, pur di garantirsi l’approvazione del Bilancio di Previsione, ha messo in atto, come al suo solito, un bipolare uso delle norme, convocando un Consiglio comunale in videoconferenza; apparentemente la scelta della modalità a distanza potrebbe sembrare un atto d’amore e di tutela nei confronti della collettività ma non è proprio così, dal momento che la maggioranza ha continuato a svolgere le riunioni di Giunta in presenza, motivandone, nei verbali, la scelta con ragioni di “limitato numero dei partecipanti” e “brevità della durata delle riunioni” … che esercizio di scrittura creativa!
Per quanto riguarda il “limitato numero di partecipanti” che consentirebbe il giusto distanziamento, la logica vuole che questo, il distanziamento, dipenda non solo dal numero dei partecipanti, ma anche dalle dimensioni del luogo, in questo caso abbastanza ristretto, in cui ci si riunisce.
Prendendo, poi, per buono il calcolo della “brevità” delle riunioni di Giunta, mi verrebbe da pensare che, nel caso si svolgessero in modalità a distanza, qualcuno non si dovrebbe necessariamente “scomodare” dal posto di lavoro.
I cicli e ricicli storici possono, a volte, spiegare le più insensate scelte delle persone: qualcuno potrebbe essere stato indotto a ripetere gli orrori del passato quando, pur di giustificare le scelleratezze di un singolo, ha messo a repentaglio l’integrità di altri.
Insomma, con il solito sistema di “due pesi, due misure”, dato che a Pignataro le regole non valgono mai per tutti, la maggioranza pensa di potersi arrogare il privilegio di continuare a fare politica di contatto a Palazzo Scorpio, con il consueto via vai di lacchè, e di poter confinare, invece, il Consiglio comunale, alto momento di confronto democratico con l’opposizione, in una seduta “a porte chiuse” e insufficientemente preparata.
Un confronto al quale siete sempre stati allergici e che, certo, non prevede risposte secche, vaghe e un po’ scocciate del tipo “rimando agli atti inviati”; tantomeno può essere basato su abbozzate mistificazioni della realtà … ma, si sa, chi va con lo zoppo impara a zoppicare.
Fino a quando abuserete della pazienza dei cittadini pignataresi?
Il consigliere
Rossella Del Vecchio