NAPOLI – “È stato un 2020 drammatico. Siamo molto preoccupati, perché il mondo del lavoro in questa regione sta pagando il prezzo più pesante e quasi irreversibile. Quella della Whirlpool è una vertenza simbolo per la città e la regione. Qualcuno crede, in modo irresponsabile e provocatorio, di farla finire nella maniera peggiore”.
Così il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, commenta l’anno che si appresta a concludere nel corso di una conferenza stampa che si è svolto questa mattina, in modalità mista, per fare il bilancio del 2020 e fare il punto sulle principali vertenze che interessano l’industria e il commercio come Whirlpool, Jabil, Meridbulloni e altre.
“Oggi c’è un ulteriore incontro al Ministero. L’azienda continua a nasconderci le ragioni che motiverebbero la chiusura del sito. Stiamo parlando di una gamma di prodotto che, in questa fase, ha mercato e registra grandi numeri. Domani pomeriggio in fabbrica le lavoratrici e i lavoratori di via Argine presentano il loro calendario che racconta per immagini un anno di battaglia in difesa del posto di lavoro. Noi dobbiamo dare forza e sostegno a questa lotta e a questa grande azione di solidarietà. Gli operai della Whirlpool meritano rispetto, perché continuano a lottare con dignità. Ma quella della Whirlpool – ha ricordato Ricci – non è l’unica crisi che stiamo affrontando. La Meridbulloni di Castellammare è un’altra vertenza emblematica, un’altra pugnalata alle spalle di questo apparato industriale e dei lavoratori, con una multinazionale italiana che decide di lasciare il nostro territorio. Per quanto riguarda il Casertano – ha proseguito il segretario generale Cgil Napoli e Campania – si era prospettata una via d’uscita che, con il coinvolgimento della Regione Campania poteva far pensare ad un grande polo tecnologico in Terra di Lavoro.. Poi c’è la Dema di Somma Vesuviana e la Auchan di Pompei, dove una grossa parte di lavoratori rischiano di rimanere a casa. Non dimentichiamo, inoltre, il settore in crisi del commercio e del turismo, il mondo dello spettacolo che non riparte, le piccole imprese e il milione di lavoratori che in Campania sono stati posti in cassa integrazione. Tra Napoli e provincia – conclude – sono più di 500mila i lavoratori coinvolti. Con il superamento del blocco dei licenziamenti a marzo prossimo, il 2021, così come l’anno che sta per finire, sarà all’insegna della lotta e dell’impegno. Noi ci saremo e continueremo sempre ad essere al fianco dei lavoratori per difendere il futuro di questa città e della Campania”.
Sul fronte dei rapporti con Regione Campania e Comune di Napoli, Ricci ha annunciato l’avvio – a gennaio – di sei tavoli tematici su industria, sanità pubblica e privata, scuola, lavoro e trasporti con i vari assessori regionali, mentre al Comune di Napoli e al sindaco, Luigi de Magistris, Ricci ha avanzato una proposta: “Convocare un consiglio comunale monotematico aperto alle parti sociali, alle organizzazioni sindacali e alle associazioni per non perdere l’occasione di gettare le basi per ripensare la città nei prossimi mesi”.
A questo link una video dichiarazione del segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci e alcune immagini di copertura della conferenza stampa: https://we.tl/t-OSY1V5AzeF
C.S.