Come il grande scrittore del “contesto”, Leonardo Sciascia, avrebbe fatto gli auguri di buon lavoro al giovane maresciallo Giuseppe Grumiro, neo-comandante della Stazione carabinieri di Pignataro Maggiore, famigerato paese conosciuto quale “Svizzera della camorra”

Come il grande scrittore del “contesto”, Leonardo Sciascia, avrebbe fatto gli auguri di buon lavoro al giovane maresciallo Giuseppe Grumiro, neo-comandante della Stazione carabinieri di Pignataro Maggiore, famigerato paese conosciuto quale “Svizzera della camorra”

PIGNATARO MAGGIORE – Il maresciallo Giuseppe Grumiro, 36 anni, è il nuovo comandante della Stazione carabinieri di Pignataro Maggiore, famigerato paese tristemente conosciuto quale “Svizzera della camorra”; prende il posto del maresciallo Raffaele Gallo, trasferito ad altro incarico. Non conosciamo il maresciallo Giuseppe Grumiro, ma ci siamo chiesti in che modo fare gli auguri di buon lavoro al giovane neo-comandante. Siccome ricorre il centenario della nascita di Leonardo Sciascia, abbiamo pensato che le parole del grande scrittore del “Contesto” possano fare al caso nostro. Quando gli chiesero quale investigatore avrebbe scelto per risolvere i tanti casi insoluti dell’Italia di oggi, Leonardo Sciascia rispose così: “Senza dubbio un maresciallo dei carabinieri, perché lui conosce bene le cose, i luoghi, le persone. I carabinieri hanno sempre fatto il loro dovere. Purtroppo è salendo nella gerarchia che questo loro dovere veniva cancellato. Cancellato sempre da chi stava più in alto di loro e soprattutto dai politici… Se per la mafia guardassimo i rapporti dei carabinieri ci accorgeremmo che hanno fatto davvero il loro dovere. Ma c’è chi lo ha reso inutile”. Una frase che abbiamo trovato nel libro “Il metodo Maigret e altri scritti sul giallo” (Adelphi, 131 pagine, 13 Euro), una lettura molto interessante anche per quest’altra affermazione di Leonardo Sciascia: “(..) Maigret è un commissario, rappresenta la polizia ufficiale, mentre Wolfe e tutti gli altri sono investigatori privati e vengono rappresentati come uomini acuti, efficienti, intelligenti in contrapposizione a una polizia ottusa e inefficiente. E allora io… vagheggio da sempre uno Stato che abbia una polizia come quella guidata da Maigret, intelligente e umana allo stesso tempo”.
Il maresciallo Giuseppe Grumiro avrà a che fare – pensando ancora a Leonardo Sciascia – con un tremendo “contesto”. A Pignataro Maggiore il nuovo comandante della Stazione carabinieri ha tra l’altro trovato un componente del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza (il presidente della Provincia Giorgio Magliocca) che da sindaco ha dimostrato una singolare concezione della lotta alla camorra: al fine di mettere in campo iniziative “per la legalità”, come è noto, ha firmato un accordo di partenariato con il “Gruppo sociale La Felicità”, associazione culturale i cui componenti del consiglio direttivo sono tutti – nessuno escluso – o amici o parenti della famiglia Lubrano, quella del defunto capomafia Vincenzo Lubrano, condannato all’ergastolo per l’omicidio Imposimato. Ma il traballante Giorgio Magliocca si ostina a non dimettersi dalle cariche, compresa quella di coordinatore provinciale di Forza Italia.
Altro tema scottante del “contesto” pignatarese è quello dei beni confiscati alle cosche camorristico-mafiose e affidati ad “Apeiron”, la cooperativa sociale che ha firmato due protocolli d’intesa in materia di immigrazione sempre con la suddetta, lubranesca associazione culturale. E l’attuale presidente di “Apeiron”, Emiliano Sanges – come il suo amico sindaco Giorgio Magliocca –, si scaglia contro i cronisti pignataresi (vittime di reati di tipo mafioso) che fanno inchieste giornalistiche sui compari e i “cumparielli” del “Gruppo sociale La Felicità”.

Rassegna stampa

articolo di Rosa Parchi

da pignataronews.myblog.it

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