La Villa confiscata a Ernesto Bardellino restituita allo Stato per la nuova caserma dei Carabinieri

La Villa confiscata a Ernesto Bardellino restituita allo Stato per la nuova caserma dei Carabinieri

SAN CIPRIANO D’AVERSA – Ora ci siamo, un altro passo in avanti per la realizzazione della nuova caserma dei carabinieri di San Cipriano d’Aversa nel bene confiscato alla famiglia Bardellino. Dopo un lavoro di oltre due anni, il Comune di San Cipriano d’Aversa, in collaborazione con il consorzio Agrorinasce, ha restituito allo Stato, in particolare al Ministero dell’Interno, il bene confiscato localizzato alla via Acquaro, per la realizzazione della nuova caserma dei carabinieri. Particolarmente soddisfatto del risultato raggiunto il Sindaco di San Cipriano d’Aversa, il dott. Vincenzo Caterino: “Abbiamo fortemente voluto questa nuova destinazione istituzionale al bene confiscato alla famiglia Bardellino. La caserma dei carabinieri di San Cipriano d’Aversa meritava una sede più adeguata alle esigenze di sicurezza del nostro territorio e anche una sede fortemente simbolica nella lotta alla criminalità organizzata. Abbiamo investito nostre risorse finanziare per raggiungere questo obiettivo, coinvolgendo Agrorinasce per la realizzazione dello studio di fattibilità e per la verifica strutturale dell’immobile. Ringrazio la Prefettura di Caserta, l’Agenzia del Demanio e ovviamente l’Arma dei Carabinieri per la collaborazione attiva. Ora tocca alle Amministrazioni dello Stato accelerare per i lavori”.
Una storia lunga e travagliata quella del bene confiscato alla famiglia Bardellino. Un’idea nata molta anni fa e naufragata per carenza di fondi pubblici e per carenze progettuali e poi rilanciata dall’Amministrazione Comunale di Vincenzo Caterino con l’affidamento dell’immobile ad Agrorinasce nell’anno 2017 e l’incarico di redigere lo studio di fattibilità tecnico economico per la realizzazione della nuova caserma e la verifica strutturale per l’idoneità dell’immobile a poter ospitare la nuova caserma dei carabinieri.
Il lavoro di recupero e di valorizzazione dei beni confiscati alla camorra richiede come sempre un impegno continuo e intenso, – dichiara Giovanni Allucci, direttore di Agrorinasce – anche nel caso di destinazioni istituzionali strategiche come quelle per la realizzazione di caserme. Il progetto è stato elaborato da Agrorinasce con la collaborazione del Dip. di Ingegneria di Aversa e il Comando Generale dei Carabinieri ed è stato condiviso in Prefettura con altre istituzioni pubbliche in almeno tre riunioni del Nucleo di Supporto. Senza condivisioni e sinergie istituzionali non si riesce ad ottenere tali risultati. Ora stiamo lavorando su alcuni tavoli nazionali, affinché quello di San Cipriano non sia un caso isolato con una dotazione importante di risorse finanziarie.”
Il lavoro di Agrorinasce si era concluso nell’anno 2019 con tutte le approvazioni e con l’ultima riunione alla Prefettura di Caserta, poi l’emergenza COVID ha senz’altro contribuito a rallentare la consegna del bene immobile al Ministero dell’Interno, ma nell’ultimo mese gli uffici comunali, insieme alla stazione locale dei Carabinieri e la filiale di Napoli dell’Agenzia del Demanio hanno impresso un’accelerata alla riconsegna dell’immobile al Ministero dell’Interno. Ora bisogna accelerare per i lavori per un’opera strategica di questo territorio.

C.S.

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