Oltre al partenariato con il Comune di Pignataro Maggiore e al patrocinio della Camera di Commercio per un’iniziativa anti-camorra, l’associazione legata alla famiglia Lubrano sosteneva di poter contare anche sul “Provveditorato degli studi” e sull’Istituto comprensivo – Ecco il documento

Oltre al partenariato con il Comune di Pignataro Maggiore e al patrocinio della Camera di Commercio per un’iniziativa anti-camorra, l’associazione legata alla famiglia Lubrano sosteneva di poter contare anche sul “Provveditorato degli studi” e sull’Istituto comprensivo – Ecco il documento

PIGNATARO MAGGIORE – Nuova incredibile puntata del “caso Felicità”: secondo la richiesta dell’associazione culturale, infatti, erano in programma “forme di cooperazione” con il “Provveditorato degli studi di Caserta e l’Istituto comprensivo autonomo statale Pignataro-Camigliano”, oltre che i già noti “partenariato con l’Ente Comune di Pignataro Maggiore” e “patrocinio della Camera di Commercio di Caserta”. Come si sa, il progetto – poi fallito – del “Gruppo sociale La Felicità” per una iniziativa anti-camorra è al centro di un’autentica bufera e il traballante Giorgio Magliocca è stato costretto ad annunciare che non si ricandiderà alla carica di sindaco di Pignataro Maggiore alle elezioni amministrative del 2021. Al sindaco nell’estate del 2019 gli era venuta una brillante idea: organizzare manifestazioni “per la legalità” con un’associazione culturale i cui componenti del consiglio direttivo sono tutti – nessuno escluso – o amici o parenti della famiglia Lubrano, quella del defunto capomafia Vincenzo Lubrano, condannato all’ergastolo per l’omicidio del fratello del giudice Imposimato.
Dalla richiesta di partenariato che pubblichiamo a corredo di questo nostro articolo si può capire che la lubranesca associazione sosteneva di avere le porte aperte pure con “Provveditorato degli studi di Caserta e l’Istituto comprensivo autonomo statale Pignataro-Camigliano”. Cosa che pedagogicamente significa una sola cosa per alunni e famiglie: quando  si deve organizzare una manifestazione anti-camorra, a Pignataro Maggiore – famigerato paese tristemente conosciuto quale “Svizzera dei clan” – c’è qualcuno che pensa di poterlo fare con la collaborazione di un sodalizio culturale che fa riferimento ai Lubrano. E’ una assurda follia.
Il “caso Lubrano-Felicità” è già sui competenti tavoli della prefettura, della magistratura e della Commissione parlamentare antimafia. Ma crediamo che sia utile, anzi necessaria pure un’indagine dell’attuale Dirigente scolastico, del “Provveditorato degli studi” e del Ministero dell’Istruzione per capire chi siano stati  gli eventuali interlocutori all’interno della scuola per i rapporti con l’associazione culturale legata alla famiglia Lubrano.

Felicità-richiesta-partenariato

Rassegna stampa

articolo di Rosa Parchi

da pignataronews.myblog.it

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