Pandemia e scuole chiuse: l’esercito degli amministratori impauriti trova il suo riferimento nello “sceriffo” De Luca

Pandemia e scuole chiuse: l’esercito degli amministratori impauriti trova il suo riferimento nello “sceriffo” De Luca

AGRO CALENO – Qualche giorno fa un giornale locale intitolava un articolo riguardante un comune dell’Agro caleno in questi termini: “Contagi a scuola, il sindaco ripristina la Dad”. Nel suo marchiano errore (un primo cittadino non ha il potere né la competenza per ordinare ad un dirigente scolastico di attivare la Didattica a distanza), l’articolista indirettamente faceva emergere un aspetto sotteso che attiene allo stato confusionale nel quale sembrano essere piombati un po’ tutti, soprattutto chi dovrebbe gestire con equilibrio la cosa pubblica. Gli amministratori locali per primi in questi mesi sembrano disposti a invadere perfino il campo altrui, con scelte estreme, pur di mettersi al sicuro, soprattutto in tema di scuola e più generale sulle misure di contenimento del covid19. L’ultimo esempio in ordine temporale è rappresentato dalla scelta del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il quale ha deciso di chiudere le scuole campane da lunedì prossimo (1 marzo) e di riaprirle non prima dell’avvenuta vaccinazione di tutto il personale scolastico. Lo “sceriffo”, infatti, segue la scia di altri suoi colleghi amministratori che, anche nell’Agro caleno, di fronte a un numero non significativo di contagi nelle classi hanno preferito chiudere interi plessi. Scelta che in molti casi ha scatenato il malcontento degli stessi genitori. A Calvi Risorta, ad esempio, una delegazione, spinta da una preoccupazione legittima, ha chiesto chiarimenti in merito alla sospensione delle attività didattiche in presenza direttamente al sindaco e alla sua Giunta comunale. Insomma, l’estrema cautela della politica rischia di penalizzare gli alunni – soprattutto quelli dei primi anni della scuola primaria – che stanno bruciando due anni di formazione individuale in una fase decisiva della crescita.
Di fronte a tali responsabilità, gli amministratori sembrano tradire un forte timore di fronte alle eventuali conseguenze delle loro scelte. A costoro, tuttavia, andrebbe ricordato che in molte scuole d’Italia, nonostante i contagi, gli alunni continuano a frequentare le lezioni in presenza grazie al lavoro quotidiano di amministratori pubblici, dirigenti e personale scolastico che previene e monitora la situazione senza esporre nessuno a inutili rischi e senza danneggiare il futuro delle nuove generazioni.

Red.

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