PIGNATARO MAGGIORE – Bufera sull’assessore vice-sindaco di Pignataro Maggiore, Antonio Palumbo (medico, tenente colonnello dell’Esercito), sul quale sono piovute accuse di sessismo da parte di utenti di Facebook per un post sulla scrittrice Michela Murgia. Quest’ultima, come è noto, aveva criticato il generale dell’Esercito, Francesco Paolo Figliuolo, commissario per l’emergenza Covid, per il fatto che se ne va in giro in divisa, cosa che alla scrittrice ricorda i dittatori, dai quali si è detta spaventata. Nel dibattito che si è scatenato sulle affermazioni di Michela Murgia, il vicesindaco pignatarese ha ritenuto di dover intervenire a modo suo, in maniera che è apparsa piuttosto maldestra, pubblicando sulla sua pagina Facebook una fotografia della scrittrice e un commento del genere: “A me, personalmente, spaventi tu!”. Alle parole del dottor Antonio Palumbo si sono aggiunte quelle di altri soggetti (con frasi a nostro giudizio del tutto irriferibili, se non altro per una questione di buona educazione) dai quali il vicesindaco non ha ritenuto di dover prendere le distanze.
Prima di capire che la situazione stava per diventare politicamente esplosiva e quindi cancellare dalla sua pagina Facebook il proprio post e quelli degli altri utenti, Antonio Palumbo era già finito nel mirino di Federica De Lucia, molto conosciuta non solo a Pignataro Maggiore per essere stato eletta nel 2015 “Miss Kia Campania” e per il suo impegno di attivista sui temi della difesa dell’ambiente e della tutela dei diritti civili, a cominciare da quelli delle donne. Federica De Lucia – come spesso le capita nel confronto politico – ha messo in grande difficoltà il suo interlocutore; e Antonio Palumbo è stato costretto a darsi a precipitosa fuga, pur respingendo le accuse a suo carico.
Capitolo chiuso? Niente affatto. È intervenuto, sulla propria seguitissima pagina Facebook, anche il giornalista e scrittore Salvatore Minieri, che ha affermato tra l’altro: “Commenti sessisti, body shaming, offese rozze, espressioni da avvinazzati in un bar di periferia contro Michela Murgia, “colpevole” di aver espresso dubbi sul generale Figliuolo che si presenta in divisa, o peggio in mimetica, pur essendo responsabile della campagna vaccinale, civile in uno Stato di Diritto e non militare. Peggio ancora, quando leggo commenti irripetibili, da parte di assessori (per giunta, in divisa, ma non gentiluomini) e di donne che, senza conoscere la statura intellettuale di una donna meravigliosa come Michela, la bullizzano con commenti sul suo corpo”.
Rassegna stampa
articolo di Rosa Parchi
da pignataronews.myblog.it