CAPUA – I finanzieri della Compagnia di Capua hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali emessa dal GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della locale, nei confronti di due imprenditori della provincia di Napoli (P.M. classe ’61 e EM. classe ’56, entrambi sottoposti agli arresti domiciliari) e di una fitta rete di aziende (ben 29 tra ditte individuali e società) operanti in diversi regioni del territorio nazionale, in quanto ritenuti coinvolti, a vario titolo, in una maxi frode fiscale nel settore dei metalli ferrosi.
Il provvedimento compendia gli esiti di una complessa indagine di polizia giudiziaria svolta dai militari della Compagnia di Capua sotto la direzione dei magistrati sammaritani, i quali hanno individuato e compiutamente delineato una struttura associativa dedita all’emissione e all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti che, in soli cinque anni, era riuscita a realizzare un giro d’affari illecito di oltre 30 milioni di euro.