PIGNATARO M. – Di seguito il comunicato stampa del movimento #Bastaimpianti:
Comunità dell’Agro Caleno,
questa volta abbiamo a che fare con una vera e propria bomba ad orologeria. Il 4 maggio, la Giunta comunale di Pignataro Maggiore, ha approvato l’istallazione di un pericolosissimo impianto della SNAM per la produzione e lo stoccaggio di GNL (gas naturale liquefatto): un sito che oltre ad essere impattante, in caso di esplosione potrebbe far crollare una parte di Pignataro e dei paesi limitrofi.
Avevamo poco creduto alla deriva ambientalista della politica locale, che già nell’affrontare gli impianti di Gentile ed Euthalia poco ha prodotto di suo pugno, limitandosi a presentare i ricorsi protocollati del Movimento (sempre pronto ad incalzare). Ricordiamo bene uno dei primi incontri con l’amministrazione comunale, quando ci era stato promesso che saremmo stati avvisati non appena qualche altro progetto dannoso fosse arrivato al comune.
Questa volta abbiamo dovuto scoprirlo da soli: il 4 maggio il sindaco Magliocca ed gli assessori Palumbo Antonio, Romagnuolo Vincenzo ed Adduce Amelia; hanno dato il solo consenso all’istallazione di un impianto pericolosissimo della SNAM, un’azienda conosciuta in tutta Italia per essere una saccheggiatrice di territori, da Nord a Sud (tra i tanti, coinvolta anche negli affari del gasdotto TAP). Alla Giunta comunale era assente l’assessore Gerardo Del Vecchio.
Crediamo che sia ora, nel caso in cui ci sia una volontà di opposizione a questo impianto, di prendere parola chiaramente e non lasciare alla libera interpretazione dei cittadini il parere che si è voluto esprimere. Questa volta non ci sarà la possibilità di un posizionamento intermedio, non ci sarà spazio per atteggiamenti grigi e confusi, questa volta chi non è da questa parte della barricata è chiaro che si è schierato dalla parte della SNAM.
La situazione è grave, facciamo chiarezza:
- Impianti del genere di norma vengono proposti in zone lontane dai centri abitati, addirittura in alcuni casi su piattaforme in mare.Questa volta però hanno scelto un luogo popolato, circondato da industrie e campi coltivati, mettendo a rischio la vita e la salute di tutti e tutte. Perché proprio in questo luogo? Basta fare una breve ricerca su internet associando il nome “SNAM” a quello di altre mega-aziende nel campo dell’energia come Edison, Hera ed Axpo per capire che questo progetto va a completare un piano di devastazione dei territori più ampio. Le aziende citate prima sono coinvolte, chi per l’una chi per l’altra, anche nella costruzione della turbogas di Presenzano e nell’ampliamento della turbogas di Sparanise. Le centrali in questione sono alimentate da GNL
- Già è iniziata un’opera di corruzione e di green washing da parte della SNAM: di fatto, i nuovi alberelli piantati in località Monte Oliveto, sono stati gentilmente donati dall’azienda in questione. Ci danno alberi mentre vogliono costruire un mega impianto per lo stoccaggio e la produzione di gas naturale. Come se quattro alberi potessero lavare le loro mani sporche di affari malati a danno di territori e persone. Aspettiamo con ansia la promessa di posti di lavoro, convegni sulla sostenibilità e la massima sicurezza e rischio zero dell’impianto; ed altre opere di convincimento della comunità di Pignataro Maggiore. Non ci faremo abbindolare! E chiunque avallerà discorsi a vantaggio della lavata di faccia della SNAM sarà considerato un nemico di tutta la comunità.
- È il momento per la politica di schierarsi apertamente:il silenzio assordante di questi anni da parte di tutti non sarà più accettato. A partire dal piano locale dove, assodato che l’amministrazione vuole la SNAM a Pignataro, un’opposizione inesistente non ancora ha preso parola, e anzi sembrano quasi anche loro felici della venuta di SNAM. Allo stesso modo le nuove leve della politica locale sono ancora chiuse in un silenzio pericolosissimo, come la politica provinciale, regionale e parlamentare.Ripetiamo: chi non è contro SNAM, è suo complice.
- Siamo di fronte ad una nuova Q8, dopo trent’anni. Questa sarà la madre di tutte le battaglie: aprire questa volta le porte significa sciupare una storia lunghissima di indisponibilità ed ingovernabilità dei nostri territori, mai disposti a svendersi al miglior offerente, diversamente dalla politica che ormai in trent’anni non si sa quante volte abbiatentato di vendere i nostri paesi all’imprenditoria selvaggia e senza scrupoli, qualche volta riuscendoci, qualche volta no.APignataro questa cosa non è mai successa e non la faremo accadere proprio ora. Non sarà semplicemente la battaglia contro la SNAM, sarà la battaglia campale del fronte a difesa dei territori contro la barbarie dell’industria del saccheggio.
Alla lotta!
Questa volta è davvero il momento di fare un passo in avanti sul piano della nostra consapevolezza, del nostro sentirci comunità.
Non abbiamo paura, siamo disposti a tutto.
Non crediamo alle promesse di sviluppo che ci vengono fatte: non quando sviluppo è sinonimo di devastazione ambientale, di sfruttamento di uomini e donne; non quando è sinonimo di morte.
Intanto la lotta contro i Fratelli Gentile prosegue. I nemici sono ora due da affrontare, ma il nostro fronte è unico e compatto: BASTA IMPIANTI!
DIAMO APPUNTAMENTO A TUTTE LE COMUNITÀ DOMENICA MATTINA IN PIAZZA UMBERTO I A PIGNATARO, ORE 11.00, PER UNA GIORNATA DI INFORMAZONE. UN PRIMO INCONTRO PER GUARDARCI NEGLI OCCHI. OGNUNO DOVRÀ FARE LA PROPRIA PARTE: LE MAMME, I PAPÀ, I BAMBINI, I LAVORATORI, GLI STUDENTI, I DISPCCUPATI, GLI ANZIANI ED I GIOVANI RIBELLI CHE MAI SI SONO TIRATI INDIETRO DAVANTI A NESSUNA SFIDA. SNAM HA TROVATO PANE PER I SUOI DENTI.
c.s.