Il libro di Carla Forti, “Il caso Pardo Roques” (Quodlibet, 304 pagine, 18 Euro), racconta – come recita il sottotitolo – “Un eccidio del 1944 tra memoria e oblio”. Pisa, 1° agosto 1944: in un antico rione in cui molti vivono di espedienti si consuma un eccidio che sembra sfuggire agli schemi consueti della brutalità nazista. La vittima più insigne è un personaggio molto noto in città: Giuseppe Pardo Roques, detto “Il Parnàs” (presidente della Comunità israelitica), di cui si favoleggiano le immense ricchezze e le singolari fobie. È stata una delazione a portare gli aguzzini sulle tracce sue e delle altre undici persone che si trovavano sotto il suo tetto? E perché? In quali ambienti sono maturate le premesse della tragedia? Carla Forti illustra la vicenda nella sua interezza in un’indagine che incrocia le risorse della storia orale con le ricerche d’archivio per sciogliere i nodi di un caso reso ambiguo, nel corso degli anni, da reticenze e vociferazioni. Descrivendo l’ambiente e il contesto – dalle nuove solidarietà nate tra ebrei e non ebrei ai silenzi dettati dalla paura o dall’interesse – l’autrice recupera dall’oblio memorie rimosse di un passato che continua a dividere gli italiani.
Ecco un assaggio del libro di Carla Forti: “Pardo, affetto da una fobia che gli impediva di allontanarsi dalla propria casa, non si era mosso da Pisa in tempi in cui tutti coloro che avevano potuto farlo, ebrei e non ebrei, avevano riparato altrove. Il suo male si manifestava nella forma di un irrazionale terrore per cani e gatti, reali e immaginari. Non solo per strada, ma anche in ambienti chiusi, era costretto a complicati rituali per liberarsi dal sospetto di presenze animalesche, pena l’insorgere di un panico doloroso e incontrollabile”.
Carla Forti (Verona, 1938) vive e lavora a Pisa dove ha a lungo insegnato. Ha pubblicato vari testi a carattere didattico e due saggi di critica dantesca; si è occupata di storia della Conquista spagnola nel Nuovo Mondo e della disputa sulla “guerra giusta” in saggi usciti in riviste specialistiche e volumi collettanei. In ambito di storia contemporanea, dopo “Il caso Pardo Roques” (Einaudi 1998, Quodlibet 2021) ha pubblicato “Dopoguerra in Provincia. Microstorie pisane e lucchesi 1944-1948” (FrancoAngeli 2007), “Palestina in Toscana. Pionieri ebrei nel Senese 1934-1938” (con Vittorio Haim Luzzatti, Aska 2009). Per Quodlibet ha curato traduzione, introduzione e note di Pedro Cieza de León, “L’impero degli Incas” (2015), e “Scoperta e conquista del Perù” (2020).
Red. Cro.