Il libro di Nicola Gardini, “Viva il greco” (Garzanti, 288 pagine, 18 Euro), ci accompagna – come recita il sottotitolo – “Alla scoperta della lingua madre”. Un volume che conferma la fortuna di chi ha avuto la possibilità di studiare il greco antico, ma è importante anche per chi desidera avvicinarsi per la prima volta a questa straordinaria avventura culturale. Scrive tra l’altro Nicola Gardini: “Quarant’anni fa, sui banchi di scuola, il greco mi diede l’esaltazione del ricominciamento, quel curioso sentirsi crescere e rinascere a un tempo, come quando si viaggia o ci si innamora”.
La Grecia antica è a un tempo inizio e punto d’arrivo: nella sua lingua si sono elaborati i fondamenti stessi della nostra civiltà, all’insegna di altissimi ideali come la giustizia e l’amicizia. I racconti eroici di Omero hanno trasmesso un’etica dell’eccellenza; la lirica di Saffo ha rappresentato i travagli e le gioie dell’eros; quella di Pindaro ha esaltato le glorie della competizione atletica; le storie di Erodoto e Tucidide hanno indagato le differenze tra i popoli e i motivi dei conflitti; le tragedie di Eschilo, Sofocle ed Euripide hanno portato in scena il dramma della libertà individuale; le commedie di Aristofane hanno criticato le derive della democrazia e posto in primo piano la formazione dei giovani; i dialoghi di Platone hanno dato voce alle ambivalenze del reale; i discorsi di Demostene hanno insegnato a difendere la libertà dalle sopraffazioni più temibili. Dopo averci iniziato all’utile inutilità del latino, Nicola Gardini volge ora lo sguardo alla madre ideale di tutti noi e ci accompagna alla scoperta di una lingua di infinita ricchezza, fitta di contrasti e di parallelismi, costruita sul confronto e sull’antitesi, che ancora può aiutarci a interpretare la complessità dei nostri tempi, invitando a comporre i dissidi in convergenze.
L’autore, Nicola Gardini (1965), insegna Letteratura italiana e comparata all’Università di Oxford ed è autore di numerosi libri. Con il romanzo “Le parole perdute di Amelia Lynd” ha vinto il premio Viareggio-Rèpaci 2012. La sua ultima raccolta di poesie è “Istruzioni per dipingere”. Ha curato edizioni di classici antichi e moderni, tra cui Catullo, Marco Aurelio, Ted Hughes, Emily Dickinson. Per Garzanti ha firmato “Viva il latino”, in corso di pubblicazione in numerosi paesi, “Con Ovidio”, “Le 10 parole latine che raccontano il nostro mondo” e “Il libro è quella cosa”.
Red. Cro.