Il libro di Marco Innocenti, “Le signore del fascismo” (Bur, 256 pagine, 14 Euro), racconta le vicende – come recita il sottotitolo – di “Donne in un mondo di uomini”. Sottolinea l’autore: “Il ventennio fascista sarà ricordato essenzialmente come una stagione di uomini. Ci sono alcune donne, però, che sanno andare controcorrente, conquistando e interpretando un proprio ruolo. Sono donne toccate dalla cronaca e rimaste, forse, nella storia”.
“La donna deve obbedire. Naturalmente essa non dev’essere una schiava, ma se io le concedessi il diritto elettorale, mi si deriderebbe. Nel nostro Stato essa non deve contare”: così Benito Mussolini liquidava la questione femminile e il ruolo delle donne nella costruzione della società fascista. Il Ventennio, infatti, è stato soprattutto una stagione nella quale per le donne era previsto solo il destino di madri, mogli e silenziosi angeli del focolare. Nonostante ciò, le donne del regime non sono state solo massaie rurali o madri prolifiche: alcune, andando controcorrente, si sono ritagliate un ruolo nella società. Marco Innocenti le racconta nelle loro passioni e tragedie, offrendoci di ciascuna un ritratto breve eppure completo: Edda Ciano, la ribelle; Claretta Petacci, la romantica; Rachele Mussolini, la compagna fedele; Margherita Sarfatti, l’intellettuale; e poi Alida Valli, Luisa Ferida, Wanda Osiris, Liala e molte altre, comprese la campionessa Ondina Valla e la Signorina Grandi Firme, sogno erotico di una generazione. Una galleria di storie, a volte drammatiche, per conoscere “l’altra metà del fascio”.
A proposito della Petacci, l’amante di Benito Mussolini, Marco Innocenti scrive tra l’altro: “Claretta è una sognatrice romantica e una donna sensuale. Ha una voce carica di promesse di un’assoluta dedizione. E’ una donna molto femminile e la sua femminilità è un passepartout per conquistare il Duce. E’ felice di restargli vicino, pronta a rimanere in silenzio per rispettare i suoi silenzi, ma anche a parlare per ore, come se lui fosse l’unico interesse della sua vita. Il loro amore ha la suggestione di un romanzo ed entra di diritto nella storia delle favole che sfumano in tragedia”.
L’autore, Marco Innocenti, giornalista e scrittore, per oltre vent’anni responsabile del settore esteri de “Il Sole 24 Ore” e cultore appassionato di storia del Novecento, ha pubblicato numerosi saggi storici, tra i quali “I figli del crepuscolo”, “L’Italia del Dopoguerra 1946-1960”, “Ciano, il fascista che sfidò Hitler” e “I gerarchi del fascismo”.
Red. Cro.