La “Regola” di Benedetto da Norcia traccia una linea di demarcazione netta nella storia del mondo cristiano. Nel primo secolo del Medioevo la fondazione dell’ordine monastico dà inizio ad una nuova tradizione spirituale, fatta di uomini che da un lato coltivavano una stretta vicinanza a Dio e dall’altro costituivano un “ponte” tra il sacro e la comunità dei credenti: “La Regola, registrata alla ‘soprannaturale obbedienza’, non dà norme all’anima: riassume la Storia in un giorno, i millenni nell’Ufficio divino, il mondo nei singoli, singolari gesti del monaco, ciascuno dei quali, inconsapevolmente, regge il creato”.
La nuova edizione della “Regola” di Benedetto da Norcia (Nino Aragno Editore, 393 pagine, 20 Euro) riporta il lettore a riflettere su una fase fondamentale del mondo cristiano dopo la quale esso non fu più lo stesso, dando il via ad una nuova diffusione della vita monastica. La “Regola” “estrae armonia dal caos, traccia un desiderio nel marasma del cosmo” e allo stesso tempo è norma da seguire per quegli uomini che intraprendevano un percorso spirituale complesso, volto all’elevazione e alla vicinanza a Dio; infatti “si entra morti in un monastero, per risorgere, consoni a quell’altro tempo, celestiale; del corpo fisico si fa crogiolo preparando quello che sarà, pronto al giudizio”.
L’opera di san Benedetto delinea le basi della vita monastica, dando una “Regola”, appunto, che non vuole sostituirsi alla “Legge”: “Il Primo Testamento testimonia il patto tra Dio e Israele, sancito dalla Legge” un accordo indissolubile; invece la “Regola non si sviluppa per precetti né per comandamenti. Una Regola, semmai, si organizza in capitoli, in capi: che possono essere decapitati. In effetti, una Regola nasce perché sia superata”.
Il lettore attraverso questa nuova edizione dell’insegnamento di Benedetto da Norcia può iniziare un lavoro di scoperta di quella che è stata la famosissima “Regola”. Il frate divise il volume in paragrafi semplici, di facile lettura, indicando in punti ben definiti quali fossero le norme da seguire: sul piano strutturale molto simili a dei comandamenti ma, come abbiamo visto, diversamente da quest’ultimi, le norme della “Regola” nascono per essere superate, come ogni cosa che nasce dalla mente degli uomini e non direttamente da Dio. È così che attraverso questo volume si comprende a pieno il mondo benedettino, partendo dalle “varie categorie di monaci”, passando per “l’obbedienza” e “l’amore del silenzio”, arrivando fino al “servizio della cucina” e al rapporto con “i fratelli infermi”, “i vecchi ed i ragazzi”.
La “Regola” si presenta come uno scritto dalla struttura molto semplice per un approccio alla vita complesso che ha come obiettivo l’avvicinarsi il più possibile a Dio.
Dario Palmesano