Nonostante 4 milioni di euro di ricavi netti, anche la Prysmian fa ricorso alla cassa integrazione a rotazione

Nonostante 4 milioni di euro di ricavi netti, anche la Prysmian fa ricorso alla cassa integrazione a rotazione

PIGNATARO M. – Dopo i tanti, ripetuti attestati di dinamismo premiati anche da Piazza Affari, si profilano segnali di sofferenza, sia pure transitori, per Prysmian, la multinazionale di Milano ex Pirelli, leader mondiale dei cavi in alluminio e sottomarini.
Malgrado gli straordinari margini di crescita evidenziati nel conto economico del primo semestre (circa 4 milioni di euro i ricavi netti), l’azienda non ha potuto evitare nel sito di Pignataro il ricorso alla cassa integrazione ordinaria a rotazione per l’intero organico, 140 unità in tutto. Il provvedimento è stato siglato ieri mattina nella sede di Confindustria, a sole 24 ore di distanza sia dal coordinamento nazionale, sia dagli ultimi riconoscimenti che sono stati indirizzati nei riguardi del sito casertano dallo stesso amministratore delegato di Prysmian Italia, Stefano Bulletti.

Secondo quanto stabilito nell’ultimo confronto con le parti sociali (due i tavoli separati con Cgil, Cisl e Uil, da un parte, Ugl dalla’altra), la cigo partirà dal 16 dicembre, anche se le voci di dentro prefigurano un possibile ridimensionamento della misura occupazionale già all’inizio del prossimo anno.

Tutto dipenderà dall’andamento del mercato, meglio ancora dalla continuità degli ordinativi Enel per i cavi ad alta tensione che stanno subendo nel casertano una contrazione del tutto inaspettata. «Si è trattato di una decisione transitoria – tiene a puntualizzare Livio Marrocco della Ugl – perché stiamo parlando di un’azienda in salute che è ben posizionata sui mercati esteri, con l’ export che fa rilevare aumenti tra il 15 ed il 20%».

Peraltro l’ultima decisione salariale viene interpretata dalle parti sociali non solo sulla base di una criticità contingente ma anche in funzione di prospettive ben più incoraggianti per Pignataro. Non va dimenticato infatti che proprio il gruppo Prysmian si è aggiudicato la gara indetta da Enel per il progetto P-Laser, il cavo high- tech ecosostenibile che dovrebbe trovare la sua piattaforma di lancio proprio nel Casertano.

«Per questo abbiamo chiesto alla direzione aziendale nuovi investimenti sull’area – ha rilevato Aldo Rinasti segretario provinciale di categoria della Uil – crediamo che il consolidamento della produzione possa essere garantito anche attraverso le ultime sperimentazioni tecnologiche, come nelle aspettative legate al progetto P-Laser».

Pure l’organizzazione della Cisl guarda con fiducia al futuro. «Il gruppo ha le carte in regola per essere competitivo – ha valutato il segretario Antonio Campanile – questo momento di difficoltà sembra quasi ripetersi a fine anno, cosi come avviene in altri settori, vedi la spesa farmaceutica regionale. Questo non significa abbassare la guardia ma impegnarsi per ottenere ulteriori occasioni sul territorio».

D’altra parte Prysmian sta lavorando anche per altre iniziative legate allo sviluppo della rete-energia; la più nota prende il nome di «Friends of the Supergrid» ed è finalizzata proprio alla promozione di una super rete elettrica che dovrebbe essere estesa in tutta Europa. Senza contare le importanti infrastrutture in via di realizzazione per la posa di cavi sottomarini (il business a più alto valore aggiunto) dove è del tutto fondamentale il contributo fornito dall’altro sito campano di Arcofelice, a Napoli.

Rassegna stampa

articolo di Enzo Mulieri

da www.ilmattino.it

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