PIGNATARO M. – Fissata per il 6 febbraio 2013 dal giudice dottor Marcello De Chiara l’udienza preliminare a carico dell’ex vicesindaco di Pignataro Maggiore, Piergiorgio Mazzuoccolo, per il quale il pubblico ministero della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, dottor Maurizio Giordano, aveva chiesto il rinvio a giudizio con le accuse di turbativa d’asta, truffa aggravata e falso ideologico. Come è noto, Piergiorgio Mazzuoccolo – attuale capogruppo di opposizione in Consiglio comunale – il 14 aprile 2010 era stato raggiunto da un’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di dimora nel territorio del Comune di Pignataro Maggiore nell’ambito dell’inchiesta denominata “Biopower 2”, a seguito delle investigazioni svolte dalla Guardia di Finanza di Caserta. L’udienza preliminare a carico di Piergiorgio Mazzuoccolo è uno stralcio del filone principale del procedimento, resosi necessario per una mancata notifica.
Per quanto riguarda l’articolo 353 del Codice penale (turbativa d’asta), Mazzuoccolo è accusato, in concorso con altri, di aver turbato la gara d’appalto per l’affidamento del servizio di vigilanza notturna e di manutenzione dell’area, degli automezzi e delle attrezzature dislocate nel depuratore comunale di Pignataro Maggiore, realizzando solo apparentemente una gara (alla quale partecipavano la “Securitas” di Colaprete Adriano, la “Pro.Ter srl” amministrata da Francesco D’Alonzo, ex consigliere comunale che fu colpito dagli arresti domiciliari, e la “Eagle srl”, amministrata da Giuseppe Santonastaso ma in realtà riconducibile a Francesco D’Alonzo e a Tiziano Maria Giaquinto, pure lui raggiunto da ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari) ed orientando l’aggiudicazione in favore della “Eagle srl”.
Relativamente all’articolo 640 bis del Codice penale (truffa aggravata), Mazzuoccolo è accusato, sempre in concorso con altri, di essersi procurato con artifici e raggiri (consistiti nel creare un corso fittizio di formazione per lavoratori) – inducendo in errore i funzionari del “Fon. Ter” (finanziato con fondi pubblici) circa i costi di svolgimento del predetto corso (con riferimento in particolare ai costi di cancelleria, di attrezzatura, di docenza formalmente eseguita da Giorgio Magliocca, ex sindaco di Pignataro Maggiore, da Piergiorgio Mazzuoccolo e da Cipriano Cristiano, ex sindaco di Casal di Principe) in realtà sensibilmente inferiori a quelli effettivi – un ingiusto profitto (pari all’importo del pubblico sussidio, ammontante ad Euro 74.840, di cui 58.872 materialmente erogati) con pari danno per l’ente pubblico.
Per quanto riguarda gli articoli 48 e 479 del Codice penale (falso ideologico) Piergiorgio Mazzuoccolo è accusato, in concorso con altri, di aver predisposto la documentazione idonea a rendicontare le spese sostenute per l’organizzazione del corso di formazione inducendo in errore i pubblici funzionari del “Fon.Ter” determinandoli ad emettere, sulla base di tale unico motivo, il decreto autorizzativo del rimborso delle spese (atto pubblico) ideologicamente falso in quanto attestante come verificatasi l’intera attività dei corsi, in realtà in parte inesistente.
Piergiorgio Mazzuoccolo è difeso dall’avvocato Mauro Iodice. Si è ora in attesa di sapere quando il Comune di Pignataro Maggiore (parte offesa), con apposita riunione di Giunta comunale, adotterà la decisione di costituirsi parte civile contro l’ex vicesindaco, nominando un avvocato di fiducia, analogamente per come è stato fatto nei confronti degli altri soggetti coinvolti nell’inchiesta.
Rassegna stampa
articolo di Rosa Parchi
da pignataronews.myblog.it