L’Ammistrazione comunale Papa conferisce la cittadinanza onoraria allo storico Giancarlo Bova

L’Ammistrazione comunale Papa conferisce la cittadinanza onoraria allo storico Giancarlo Bova

SANTA MARIA LA FOSSA – Un piccolo Comune, una grande storia: è la coscienza felice dell’Amministrazione-Papa che sta progressivamente ed incisivamente investendo anche alla “borsa” della cultura, rivalutando opportunamente la stessa ordinaria comunicazione individuata fra le principali premure dell’ente, come non avviene, a negativo esempio di confronto, nella confinante Grazzanise. Su tale lucida determinazione s’incardina l’evento che si svolgerà nel pomeriggio del 4 gennaio presso l’edificio della scuola secondaria di 1° grado intitolato all’illustre concittadino mons. Ernesto Mirra. Infatti, alle 16, davanti alle autorità civili, religiose e militari del territorio, dopo un breve indirizzo di saluto del sindaco Antonio Papa, il critico letterario Giuseppe Rotoli presenterà l’ultima fatica dello storico e paleografo Giancarlo Bova: “I più antichi documenti di S. Maria La Fossa. Greci ed Ebrei”. E, a pregevole arricchimento dell’incontro culturale, darà un importante contributo illustrativo dell’incessante ricerca di Bova l’economista rumena Ph.D Cristina Alpopi, direttore del Dipartimento di Amministrazione e Management Pubblico presso l’Accademia di Studi economici di Bucarest, nonché titolare delle cattedre di Urbanistica e Politiche di pianificazione territoriale e dello sviluppo sostenibile presso la stessa Accademia. L’Ufficio-Stampa del Comune, diretto dall’avv. Antonio Gaudiano, ha fatto inoltre sapere che nel corso della composita manifestazione il sindaco Papa consegnerà  la pergamena della cittadinanza onoraria al prof. Bova. Nella medesima nota è precisato che l’onorificenza gli è stata attribuita “per essersi particolarmente distinto grazie alla sua attività di storico” ed essendo “tra i maggiori studiosi del Sud Italia”. Non solo. Ma anche per aver con i suoi scritti contribuito a far conoscere un tesoro inestimabile che è rappresentato dalla chiesa madre intitolata all’Assunta. E’ con queste motivazioni che, su proposta unanime della Giunta e voto altrettanto unanime del Consiglio comunale, si è conferito il prestigioso riconoscimento al valente studioso, forse l’unico oggi nella nostra provincia a saper leggere e tradurre le antiche e preziose pergamene custodite sia presso il Museo Campano di Capua che nella Biblioteca dell’Arcidiocesi capuana. Due i volumi che Giancarlo Bova ha dedicato a Santa Maria La Fossa: “La chiesa di Maria SS. Assunta in Cielo in Santa Maria La Fossa. I Greci” (2007) ed il predetto “I più antichi documenti…” (2012), entrambi pubblicati per i tipi delle Edizioni Scientifiche Italiane, per la quale Casa editrice l’autore dirige due Collane relative alla storia di Terra di Lavoro. Al margine della cerimonia sarà altresì assegnata una “borsa di studio” ad uno studente fossataro licenziatosi con il massimo dei voti. Indi si svolgerà la tradizionale conferenza-stampa d’inizio d’anno: il primo cittadino ed il suo solerte staff politico presenteranno i risultati della complessiva azione amministrativa sviluppatasi nel 2012 appena terminato. Di fronte ad un tale indovinato connubio d’informazione giornalistica e di cultura storica che continua tenacemente a sprigionarsi nella municipalità del Comune del Basso Volturno (ormai piccolo soltanto per demografia e dimensioni urbanistiche, ma grande ed esemplare grazie alle ricorrenti iniziative di massiccio spessore istituzionale), pare doveroso evidenziare la funzione di leadership che ineludibilmente va riconosciuta, nell’odierna temperie, a Santa Maria la Fossa, in quanto capace di esprimere, con ripetute conferme, un autentico modello di riferimento, per le “buone pratiche” amministrative e  – nel contesto di ciò che davvero conta in ogni realtà di più lungo respiro – per l’alta premura etica e la costante positiva tensione intellettuale e sociale a monte delle determinazioni di cui la cronaca quotidianamente si occupa. L’imminente viaggio del sindaco Papa a Bruxelles non stupirà gli avveduti, ma solo gli abituali e feudali detrattori che comunque non mancano affatto nel Basso Volturno.

Raffaele Raimondo

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