PIGNATARO M. – Dopo le polemiche dei giorni scorsi, scatenate da una denuncia presentata sotto falso nome al protocollo del Comune contro il sindaco di Pignataro Maggiore e che sarebbe diretta – tra gli altri – al consigliere di minoranza, Gaetano Fucile, al presidente del Consiglio comunale, Ilaria Bovenzi, e al padre dell’ex sindaco; il primo cittadino ha predisposto uno screening sui terreni collinari, come emerge dal comunicato diffuso da Palazzo Scorpio:
IL 28 dicembre scorso, il sindaco di Pignataro Maggiore, Raimondo Cuccaro, ha dato disposizione di controllare, previa verifica dell’archivio catastale e della documentazione Regionale, quali siano i terreni collinari per i quali è previsto un canone ad uso del Comune stesso. La richiesta del primo cittadino di Pignataro Maggiore è un monitoraggio sulle cosiddette terre “legittimate”, cioè caratterizzate da canone enfiteutico, ricadenti nel territorio comunale di Pignataro Maggiore.
Fin qui il comunicato del Comune che arriva a pochi giorni dall’attacco portato alla maggioranza consiliare dalle opposizioni con un volantino – distribuito domenica scorsa in piazza Umberto I dal leader del comitato disoccupati, Pierino Patricelli – firmato da tutti i consiglieri comunali di minoranza (Palumbo, Mazzuoccolo, Fucile e Del Vecchio) che reclamava chiarezza sull’argomento. Per ironia della sorte, secondo quanto emergerebbe dai primi accertamenti, delle incongruità in tal senso sarebbero state riscontrate proprio per una abitazione di un parente stretto di uno dei firmatari del volantino.