PASTORANO – Di seguito il comunicato stampa del gruppo politico “Il Paese che Vorrei”:
Ieri sera (25-01-2013) alle ore 18:30 si è consumata una delle più tristi pagine della storia politica–amministrativa del paese.
Dopo un anno in cui, in tutti i modi, la maggioranza consiliare ha cercato di sfuggire al dibattito e di nascondere ogni verità sul P.U.C. (Piano Urbanistico Comunale), a seguito di una nostra richiesta di Consiglio Comunale Aperto accolta dal Presidente del Consiglio, finalmente era stato convocato per questa sera. Ma qualcosa è andato storto: deserto totale! Dei moschettieri nemmeno l’ombra; a limitare i danni, o meglio, a peggiorarli, c’era “il bene comune” in persona, il Sindaco, che ha “cercato di giustificare” il gravissimo comportamento morale e politico del resto della maggioranza.
Tutti i cittadini sono ormai a conoscenza della menzogna diffusa in campagna elettorale, quando affermavano che in brevissimo tempo lo strumento urbanistico sarebbe stato approvato. A settembre venne fuori la verità quando in un Consiglio Comunale furono costretti ad ammettere che il progettista si era dimesso nel mese di febbraio prima delle elezioni….
Noi già da allora insistemmo per affidare subito un nuovo incarico ad altri progettisti, magari locali, professionalmente preparati ed onesti (ce ne sono tanti!…), che conoscono ed amano il territorio; invece, imperterriti sono andati avanti fino a Natale, quando hanno dovuto prendere atto della loro ennesima sconfitta. Con questo Consiglio Comunale noi avevamo l’intenzione di ricominciare un cammino insieme, perché attraverso un’ Assemblea Pubblica si potevano recepire i suggerimenti, le istanze e i problemi di tutti i cittadini.
Questa è la nostra idea di Democrazia che non ci rassegniamo ad abbandonare.
Loro invece no! Loro hanno avuto paura di confrontarsi con i cittadini, pensando bene di disertare “coraggiosamente” il Consiglio Comunale, espressione massima della democrazia.
Ma i cittadini devono sapere che non è tutto: dopo più di un anno che si sono disinteressati del problema e non hanno mai voluto recepire il nostro invito, nel giro di soli 3 giorni, senza nessun confronto politico, senza comunicare niente a nessuno (alla faccia della trasparenza!), senza nessun avviso pubblico, dopo la convocazione del Consiglio Comunale e prima che questo si svolgesse, hanno affidato l’incarico all’Arch. Romano Bernasconi (residente a Napoli nato nel 1938) – che i cittadini più anziani ricorderanno che è lo stesso progettista del P.D.F. (piano fabbricazione) negli anni 60’ – per un compenso pari a 37752.00 Euro.
Sarà forse questo il motivo della loro assenza in Consiglio Comunale?
Purtroppo coloro che rappresentano solo il 40% dei cittadini di Pastorano, pensano di poter esercitare un potere assoluto e di fare il bello e il cattivo tempo alla faccia dei rimanente 60% e alla faccia del “bene comune” di Pastorano.
È triste per noi giovani assistere ad uno spettacolo così indecoroso.
Ci auguriamo che la notte porti consiglio (“magari quello comunale!”); ci auguriamo che questa volta parta da loro l’invito ad un assemblea pubblica, dove abbiano il coraggio di difendere davanti a tutti il loro operato; allo stesso tempo e nella stessa occasione sarebbe opportuno riflettere sui disastri causati in appena otto mesi e accettando almeno una volta una nostra proposta:
Venerdì 1 Febbraio la Commissione Elettorale è convocata per nominare gli scrutatori per le prossime elezioni politiche; sarebbe bello e democratico che questa volta si abbandoni la politica dei favoritismi e si proceda ad un sorteggio pubblico tra tutti quelli iscritti all’albo.
Un piccolo ma importantissimo segnale…
IL PAESE CHE VORREI