Caso “Nestore”: per la Prefettura il consorzio ha legami con società colpite da interdittiva

Caso “Nestore”: per la Prefettura il consorzio ha legami con società colpite da interdittiva

PIGNATARO M. – Dopo Mondragone, scoppia il caso del Consorzio di cooperative sociali “Nestore” (vincitore di un appalto) anche al Comune di Pignataro Maggiore. Ecco di seguito la vicenda, come l’ha ricostruita “Pignataro Maggiore News”.

La Prefettura di Caserta con certificazione numero 6/2012/SUAP/12B.16/ANT/AREA1 del 1° ottobre 2012 – relativa ad un appalto del Comune di Mondragone – ha stabilito che nei confronti del Consorzio “Nestore”, con sede in Falciano del Massico, “pur ritenendo che gli elementi emersi, allo stato, non sono ritenuti sufficienti ai fini di un’interdittiva antimafia, ha altresì ritenuto necessario dare comunicazione alla stazione appaltante ai sensi dell’art. 1 septies del D.L. 629/82 di cointeressenze societarie con imprese già destinatarie di provvedimenti interdittivi antimafia”. Di conseguenza, il dirigente comunale competente del Comune di Mondragone, con determina numero 361 del 19 dicembre 2012, ha revocato l’affidamento del servizio di “assistenza e trasporto scolastici per alunni diversamente abili frequentanti le Scuole materne e dell’obbligo” a suo tempo appunto assegnato al Consorzio “Nestore”.

A Pignataro Maggiore, invece, è in atto un appalto con affidamento al Consorzio “Nestore” del “servizio di trasporto scolastico, vigilanza e accompagnamento degli alunni della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di I grado per l’anno scolastico 2012/2013”, come da determinazione del Servizio assistenza numero 562 del 2 ottobre 2012.
Ora si attende che le competenti Autorità del Comune di Pignataro Maggiore e il Prefetto di Caserta vogliano valutare se procedere – come è stato fatto per Mondragone – all’adozione di provvedimenti analoghi a quelli sopra descritti nei confronti del Consorzio “Nestore” per l’appalto comunale di cui alla determinazione n. 562 del 2 ottobre 2012, esistendo – come si è detto – “cointeressenze societarie con imprese già destinatarie di provvedimenti interdittivi antimafia”. Una questione molto delicata alla quale presteranno sicuramente la dovuta attenzione il sindaco di Pignataro Maggiore, Raimondo Cuccaro, con gli assessori e i consiglieri comunali, sia di maggioranza sia di opposizione, e il Prefetto di Caserta. Come siamo certi che la vicenda presto arriverà, fosse solo per conoscenza, alla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, in particolare al valoroso Sostituto procuratore dott. Giovanni Conzo, che segue molto da vicino il “caso Pignataro Maggiore”. Intanto si apprende che il Comune di Mondragone, dopo aver revocato l’affidamento del servizio al Consorzio “Nestore”, ha dato il via libera ad una nuova gara d’appalto.

Rassegna stampa

articolo di Rosa Parchi

da pignataronews.myblog.it

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