MONDRAGONE – Il ‘re della mozzarella’ Giuseppe Mandara non tornera’ in carcere. La prima sezione della Corte di Cassazione ha infatti respinto il ricorso della Procura di Napoli contro la decisione del Tribunale del Riesame, che nei mesi scorsi aveva annullato l’ordinanza di custodia cautelare emessa nei suoi confronti con l’accusa di associazione camorristica. Respinto anche l’altro ricorso dei pm contro l’annullamento del sequestro dei beni. Mandara, che e’ difeso dall’avvocato Vittorio Guadalupi, era stato arrestato in luglio con l’accusa di associazione camorristica. Secondo la Dda, infatti, l’azienda Mandara, nota in tutta Italia, era stata avviata con denaro del clan camorristico La Torre di Mondragone (Caserta). All’imprenditore venivano poi contestate frodi commerciali, in particolare il tentativo di vendere falsi ”provoloni del Monaco”. Nei giorni successivi all’arresto, tuttavia, la misura cautelare era stata annullata dal Riesame, per il quale non sono attendibili le dichiarazioni dell’ex collaboratore di giustizia Augusto La Torre, accusatore di Mandara.
Mandara era stato arrestato a luglio scorso, in base tra l’altro ad accuse di alcuni pentiti della camorra casertana e in particolare di Augusto La Torre, ex boss di Mondragone, secondo cui avrebbe ricevuto soldi dai Casalesi per avviare le sue attivita’. All’imprenditore, difeso dall’avvocato Vittorio Guadalupi, era anche contestata la frode commerciale, ovvero il tentativo di vendere formaggi fatti invece con latte non ‘garantito’. Ma gia’ il Riesame, una settimana dopo l’arresto, aveva annullato l’ordinanza di custodia cautelare. Contro Mandara c’era stata inoltre una richiesta da parte della Procura di un ulteriore arresto per associazione a delinquere finalizzata alla frode alimentare ma in quel caso gia’ il giudice per le indagini preliminari ritenne non sussistente il quadro probatorio. Adesso pende un ricorso in appello al tribunale del Riesame di Napoli.