La “primavera della legalità” anche a Napoli con gli stati generali dell’antimafia e le istituzioni locali

La “primavera della legalità” anche a Napoli con gli stati generali dell’antimafia e le istituzioni locali




NAPOLI – Finalmente è primavera. Il giorno di San Benedetto ci ha introdotti nella stagione in cui sbocciano i fiori, volano le rondini e risplende il sole. La natura si è risvegliata dopo il torpore e il grigiore dell’inverno e ha ripreso vita. Da diciotto anni, grazie a Libera, il 21 marzo non significa soltanto primavera; significa anche e soprattutto “ricordo e impegno” nei confronti di chi non ha più visto i fiori sbocciare, le rondini volare e il sole risplendere in cielo. In ricordo delle vittime innocenti delle mafie il 21 marzo è stata indetta dall’ associazione di Don Luigi Ciotti la “Giornata della memoria e dell’impegno”. Nelle piazze italiane in questo giorno, dal 1996, vengono letti i nomi di chi, a causa di uno dei morbi più infami e subdoli che ci abbiano mai colpito, ci ha prematuramente e ingiustamente lasciati.

A Napoli la giornata si è articolata in due momenti. Dapprima la lettura dei nomi delle vittime dinanzi la stele che ricorda le oltre centossesanta vittime della camorra, in una via Cesario Console da cartolina, dove erano presenti istituzioni e autorità, familiari delle vittime e tanta gente comune. I bambini di alcune scuole partenopee hanno intonato canti, ballato, letto nomi. Tutti con indosso una t-shirt promossa dalla Fondazione Pol.i.s. in cui campeggiava a larghe lettere la scritta “La camorra non vale niente”.

Ma una giornata del genere non poteva di certo concludersi qui. Il secondo passaggio si è avuto nella splendida cornice offerta dall’aula magna dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, dove è stato promosso dalla Fondazione Pol.i.s. il progetto di comunicazione e sensibilizzazione alla cultura della legalità e della cittadinanza responsabile “Lo stesso giorno alla stessa ora” rivolto a tutte le scuole della regione. Presenti in sala il Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, l’assessore regionale alla cultura e all’istruzione Caterina Miraglia, il neodirettore de Il Mattino Alessandro Barbano, l’assessore ai giovani del Comune di Napoli Alessandra Clemente (figlia di Silvia Ruotolo), il presidente della Fondazione Pol.i.s. Paolo Siani (fratello di Giancarlo) e il suo vice Don Tonino Palmese, il referente regionale di Libera Geppino Fiorenza, gli attori della fiction “Un posto al sole” Patrizio Rispo e Marina Tagliaferri e tante altre autorità e personalità di spicco nella lotta al becero potere delle mafie. Assente giustificato il sindaco Luigi De Magistris, impegnato a Roma per motivi istituzionali ma che ha comunque voluto partecipare inviando un videomessaggio.

Nel corso della manifestazione un collegamento via Skype con una scuola di Scampia e la proiezione del video-documentario “Le mafie dopo la mafia” di Aldo Zappalà e Cristiano Faranna, oltre all’intervento accorato di gran parte degli ospiti sopracitati.
Camorra, mafia e ‘ndrangheta non sono invincibili, se ogni giorno fosse il 21 marzo avrebbero già perso da un pezzo.

Luca Cotecchia Mancini

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